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Yarmolenko, il nuovo Sheva

La Roma pensa a Yarmolenko, esterno mancino che può giocare sia a destra che a sinistra

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La Roma pensa in grande, pensa all’erede di Shevchenko. Il direttore sportivo giallorosso Walter Sabatini sarebbe sulle tracce di Andriy Mykolajovy Yarmolenko, ala destra (all’occorrenza anche sinistra) della Dinamo Kiev. A confermare l’interesse è stato ieri l’agente dell’attaccante, Mikhail Gulordava: «Sul ragazzo non c’è solo l’interesse della Roma, molti club inglesi si sono interessati al giocatore». Ad ostacolare la trattativa però, oltre alla forte concorrenza, la cifra chiesta dal club ucraino per la sua stella: 25 milioni di euro. Troppi secondo la Roma che avrebbe offerto 15 milioni, anche perché il giocatore ha il contratto in scadenza nel 2015. «La Roma può trattare con la Dinamo ma a 15 milioni non penso ci siano molte possibilità – ha proseguito il procuratore a laroma24.it -. I giallorossi sono un grande club, ottimo per la carriera di Yarmolenko. Sono sicuro però che se le cifre rimarranno queste la Dinamo Kiev non lo cederà. Penso che il club ucraino non chiederà una cifra inferiore ai 25 milioni». Dalla sua la Roma, però, ha il “prestigio” del campionato italiano: «Io non conosco un giocatore che non voglia giocare in serie A. Sarebbe come dire che non ti piace la Ferrari», ha concluso Gulordava.

Ma chi è Yarmolenko? Andriy Mykolajovy? Yarmolenko nasce a San Pietroburgo il 23 ottobre del 1989 da genitori ucraini. Calcisticamente cresce nelle giovanili del Desna Chernihiv, squadra della città dove si era trasferito da piccolo dalla Russia, con cui debutta in prima squadra nel 2006, all’età di 17 anni, raccogliendo a fine stagione 8 presenze e 3 reti. Nell’inverno del 2007 arriva il trasferimento alla Dinamo Kiev che lo inserisce nella squadra B (la nostra Primavera). Con la maglia della seconda squadra, nella stagione 2007-2008, gioca 37 partite segnando 9 gol. A fine stagione arriva poi il salto in prima squadra con esordio nel campionato ucraino datato 11 maggio 2008 contro il Vorskla Poltava. Il primo gol arriva invece il 18 luglio del 2009 nel 5-0 contro il Cornomorets Odessa. Il 15 settembre dello stesso anno fa anche l’esordio in Champions League, nella vittoria per 3 a 1 contro i russi del Rubin Kazan. Dall’11 maggio 2008 a oggi Yarmolenko, con la maglia della Dinamo Kiev, ha giocato 146 partite e segnato 54 gol. Numeri importanti anche per quanto riguarda la nazionale dove, dopo aver fatto tutta la trafila nelle varie Under (31 presenze e 8 gol tra l’Under 19 e l’Under 21), è stabilmente nel giro della nazionale maggiore con cui ha esordito il 6 settembre del 2009 nella vittoria per 5 a 0 con Andorra. Da allora è diventato un pilastro della selezione ucraina con cui, fino a ora, ha totalizzato 40 presenze e 15 gol. Insomma, una carriera di tutto rispetto ma che ora avrebbe bisogno di un salto di qualità. Come scritto, sono tanti i club interessati al giocatore che nel 2010 è stato inserito nella lista dei migliori calciatori nati dopo il 1989 stilata da Don Balón. Nel 2011 fu consigliato al Milan da Shevchenko. I rossoneri, attraverso Braida (ora dirigente della Sampdoria), lo seguirono molto attentamente, salvo poi però non concretizzare l’interesse. All’epoca il giocatore si sarebbe trasferito per una somma di poco superiore ai 5 milioni di euro… Ora, secondo la Dinamo, ne vale 25.

CARATTERISTICHE Yarmolenko ha dalla sua 189 centimetri ben strutturati nei 76 kg di peso. Le sue caratteristiche principali, però, sono la velocità e la tecnica. È un mancino che non si fa pregare nel dribbling e nella conclusione. Senza dubbio, a differenza di Shevchenko a cui è stato pià volte paragonato, è più un esterno che una classica seconda punta, ma è molto duttile e ha giocato anche in quel ruolo. Fino ad ora, però, ha dato il meglio partendo da dietro. Elegante e rapido, sa bene come pungere le difese avversarie. Tende spesso a convergere al centro, in cerca magari di un tiro dal limite dell’area sia col prediletto sinistro sia col destro. Col tempo ha migliorato la vena realizzativa. E’ però nel vesti di assistman che è più affidabile, d’altronde l’amore per le due corsie esterne lo porta spesso al cross o al passaggio smarcante. Insomma, un giocatore completo e moderno che potrebbe servire e non poco alla Roma di Garcia.