rassegna stampa roma

Stadio, la gip: a brandelli l’imparzialità della pubblica amministrazione

Da oggi la seconda tornata di interrogatori che si annuncia dolorosa sotto il profilo politico

Redazione

La nuova tornata di interrogatori, prevista da oggi negli uffici dei magistrati, si annuncia dolorosa sotto il profilo politico e imbarazzante dal punto di vista del tessuto culturale, fra soprintendenti che rispondevano alle holding.

Si potrebbe parlare di tre filoni da approfondire in simultanea. Il primo riguarda il ruolo giocato dall’avvocato ed ex presidente Acea, Luca Lanzalone, che, secondo i magistrati Paolo Ielo e Barbara Zuin, avrebbe vissuto la propria veste pubblica come merce da offrire in cambio di consulenze e favori. Il secondo è una vena che potrebbe fruttare se Parnasi decidesse di parlare e riguarda i finanziamenti illeciti a partiti e fondazioni politiche. Il terzo è un filone che richiede pazienza. Si tratta di individuare singoli episodi di corruzione legati alla realizzazione dello stadio e altri progetti di Parnasi all’interno della macchina capitolina. Si tratta di un lavoro capillare per il quale saranno acquisite nuove testimonianze. Per capire, vale la pena di riportare un passaggio dell’ordinanza di misure cautelari della gip Maria Paola Tomaselli: "Le indagini hanno consentito di cogliere un flusso costante di relazioni fra esponenti del gruppo e agenti pubblici che, in una sorta di crescendo rossiniano, muove da condotte inopportune passa per condotte illegittime, attraversa territori contrassegnati da relazioni precorruttive e sfocia in gravi fatti corruttivi". In tutto ciò, il principio di imparzialità della pubblica amministrazione, osserva la gip, "viene ridotto a brandelli". Per la sindaca, giorni in salita.