rassegna stampa roma

Stadio, corruzione e opere: ora indaga la Corte dei conti

Secondo una denuncia di grillini e radicali, Tor Di Valle è un pessimo affare per Roma. Il Comune viene penalizzato anche per le opere pubbliche: poche rispetto a quante ne avrebbe incassate edificando lo stadio altrove

Redazione

Al momento sono tre le indagini che la procura regionale della Corte dei Conti ha avviato sul costruttore della Eurnova. Intanto, come riporta il Corriere della Sera, c’è un approfondimento legato agli arresti del 12 giugno scorso che dovrà accertare una serie di responsabilità sotto il profilo erariale. Se gli episodi di corruzione fossero confermati (processualmente) sia l’eventuale funzionario capitolino che il consigliere comunale o l’assessore municipale coinvolti potrebbero essere chiamati a risarcire le casse erariali in quanto pubblici ufficiali. In altre parole rischiano, per fare un esempio, sia Michele Civita che Adriano Palozzi, tanto Giampaolo Gola quanto Paolo Ferrara.

C’è poi un secondo capitolo che riguarda l’ipotesi di speculazioni edilizie sul territorio di Marino. É il progetto (in progress) per l’edificazione di villini e un centro commerciale da parte della parnasiana Ecovillage srl. Per assicurarsi che il piano decollasse il costruttore chiese aiuto sia a Palozzi che all’ex presidente Acea Luca Lanzalone.

Infine c’è la tranche che riguarda Tor Di Valle, affidata direttamente al procuratore regionale Andrea Lupi. Qui l’ipotesi che viene formulata negli esposti (grillini e dei radicali) è chiara: Tor Di Valle è un pessimo affare per la città. La delibera comunale, approvata dalla maggioranza M5S, si legge nella denuncia, finisce per favorire sotto il profilo urbanistico Eurnova mentre il Comune viene penalizzato anche per le opere pubbliche: poche rispetto a quante ne avrebbe incassate edificando lo stadio altrove.