rassegna stampa roma

«Salviamo lo stadio Flaminio»

L'appello di Fassina, Morassut e Giacchetti per riqualificare lo storico impianto nel cuore della città

Redazione

Tre candidati per il Campidoglio, un'idea comune: "Salvare lo stadio Flaminio, ormai abbandonato e degradato.''

Lo sostiene Stefano Fassina: «Lo stadio va recuperato alla città.E' fondamentale coinvolgere gli stakeholders, i cittadini organizzati, le società sportive, le imprese di eventi musicali e artistici per un utilizzo migliore nel contesto di un piano strategico per lo sport e la cultura

L'obiettivo, per Fassina, è quello di modernizzare e ampliare lo stadio per arrivare a una capienza di 40.000 spettatori per poi venderlo a uno dei club di serie A. 

Roberto Morassut sottolinea invece l'importanza di proseguire nella tradizione architettonica e strumentale con cui Pier Luigi Nervi ha realizzato il complesso, tenendo conto delle molte idee che egli nel tempo ha immaginato, nel rispetto di un'area delicata sul piano ambientale ed archeologico. L'idea è quella di «lanciare un progetto di architettura internazionale che possa portare ad una riqualificazione dell’impianto e delle aree limitrofe - comunali - che dialoghi con l’Auditorium di Renzo Piano per ampliare il compendio culturale e creativo dell’ansa alle pendici dei ParioliQuesto progetto - afferma Morassut, come ricorda "Il Corriere della Sera" - potrebbe essere poi inserito nel piano investimenti del comune come nuovo Project Financing. Le risorse ricavate dovrebbero essere destinate alla realizzazione delle opere pubbliche in un'ottica di prezioso risanamento del quartiere».

Flaminio come simbolo di cambiamento. E' questa la proposta di Roberto Giacchetti «Il Flaminio deve essere preso come simbolo di una situazione che deve migliorare. Nel II Municipio si è discusso sulla questione che ha indicato come esigenze fondamentali il mantenimento della funzione sportiva e il completamento della sinergia con l’offerta culturale dell’Auditorium. Per lo sport il partner più indicato è il Coni, che nella persona del Presidente Giovanni Malagò, sarebbe favorevole all'idea di prendere in gestione l’impianto e di valorizzarlo per ospitare eventi di grande rilievo nazionale e internazionale.».