rassegna stampa roma

Salvare il soldato Schick. DiFra e il caso irrisolto

Il feeling tra l'attaccante ceco e il tecnico, che sognava di avere un esterno di ruolo come Mahrez o Berardi, non è mai scattato

Redazione

La Roma esce da quattro vittorie: Napoli, Torino, Shakhtar Donetsk e Crotone. Si è qualificata per i quarti di finale di Champions League. Ha già messo in cassaforte almeno 81 milioni di euro legati al cammino europeo, scrive Luca Valdiserri sul Corriere della Sera.

Si è confermata terza e ha consolidato il vantaggio sul quinto posto (è a +5 sulla Lazio). Tutto perfetto. O quasi. C’è, infatti, il caso Schick. Il ceco è stato il colpo di mercato dell’estate. Nella scorsa stagione ha giocato 14 presenze da titolare, 18 da subentrato, 1570 minuti in campionato, 11 gol segnati.

Il feeling con Di Francesco, che sognava di avere un esterno di ruolo come Mahrez o Berardi, non è mai scattato. Schick, a oggi, è fermo a 552′ minuti giocati in campionato, 5 presenze da titolare, 8 da subentrato e nessun gol. Novanta minuti e un gol in Coppa Italia. Nessun minuto in Champions League. A Crotone, con Perotti assente e Cengiz Under in panchina, gli sono stati preferiti prima Gerson e poi Florenzi nel ruolo di esterno di attacco. In pratica è scivolato al settimo/ottavo posto nelle gerarchie del 4-3-3.

L’amministratore delegato Umberto Gandini, ieri, si è sentito in dovere di tornare sull’argomento: "Patrik arriva da un’estate complessa. È in crescita ed è un giocatore su cui contiamo per il presente e il futuro".