rassegna stampa roma

Roma, otto partite per avere un futuro

Spalletti ha detto alla squadra che non ha nulla da rimproverarle sul piano dell’impegno e chiesto di non mollare in quest’ultima fase della stagione

Redazione

La Roma, strada facendo, ha perso un obiettivo dopo l’altro: Champions League ad agosto, Europa League a marzo e Coppa Italia ad aprile. Adesso, come scrive Luca Valdiserri sul Corriere della Sera, restano otto giornate di campionato per coltivare un sogno che pare impossibile ma che potrebbe rovesciare il mondo (lo scudetto). Spalletti ha affrontato il day after senza drammatizzare: ha detto alla squadra che non ha nulla da rimproverarle sul piano dell’impegno e chiesto di non mollare in quest’ultima fase della stagione.

Parole giuste, ma che fanno a pugni con altre dette, a caldo, martedì notte dopo la sconfitta, che erano suonate come uno scarico di responsabilità. Due frasi in particolare, rilasciate a Rai Sport. La prima: «Nelle squadre contano i calciatori forti, come dite, non gli allenatori.». La seconda: «Io sono stato al gioco, per certi versi, che siamo fortissimi e ho reso partecipi i giocatori: si dice tutti allo stesso modo che la Roma è forte e che la Roma deve vincere».

Detto con i numeri: Spalletti guadagna sei volte più di Simone Inzaghi (3 milioni netti contro 500mila euro) e il monte ingaggi della Roma è quasi il doppio di quello della Lazio (92 milioni a 55). Delle otto partite che mancano quattro sono facili (Bologna, Pescara e Chievo in trasferta, Genoa in casa) e quattro sono difficili (Atalanta, Lazio e Juventus in casa, Milan in trasferta). Aritmeticamente servono 20 punti per il secondo posto, ma solo nel caso che il Napoli faccia l’en plein da qui alla fine.