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Pochi gol e infortuni: Dzeko ricomincia da sette

LaPresse

Solo 2 reti in campionato, 5 invece in Europa: la Roma ha bisogno di un exploit per decollare

Redazione

Forse è un caso, ma la "migliore prestazione dell’anno" della Roma a Parma - parola di Di Francesco - è arrivata quando il tecnico ha potuto ripresentare al centro dell’attacco Edin Dzeko, la cui importanza va al di là dei gol, che pure sono stati tanti, come scrive Gianluca Piacentini sul Corriere della Sera.

Nel 2018 il bosniaco è stato, insieme con Robert Lewandoski, l’attaccante più prolifico della Champions League con 10 gol e ieri la Uefa ha reso omaggio ad entrambi con un tweet.

In questo inizio di stagione lo si è visto a doppia velocità: implacabile in Champions, con 5 reti nella fase a gironi, poco incisivo in campionato, dove è andato a segno solo due volte, all’esordio a Torino contro i granata e ad Empoli.

Per la prima volta, da quando è in giallorosso, ha saltato delle partite per infortuni muscolari: in cinque occasioni non è stato convocato mentre in altre tre (Juventus, Sassuolo e Udinese) ha giocato solo pochi minuti. Nella sua prima stagione ne saltò tre per un problema al legamento collaterale del ginocchio, nelle successive due stagioni nemmeno una.

Con Dzeko al top, insomma, tutta la Roma gira meglio. Anche per questo la società gli ha messo a disposizione per le vacanze di Natale un preparatore che lo ha seguito a Dubai, dove si è allenato e ha svolto anche alcune sedute di fisioterapia. Proseguirà il lavoro personalizzato da lunedì a Trigoria, per essere al meglio non tanto per il match di Coppa Italia con l’Entella (il 14) , quanto per la prima di ritorno (il 19) contro il Torino.