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Dzeko, la Juve decide il futuro: “Stagione amara, sono deluso”

LaPresse

Striscione dei tifosi contro Pallotta a Trigoria per il no di Antonio Conte

Redazione

Alla Juventus, era il 30 agosto del 2015, segnò, di testa sotto la curva Sud, la prima di 86 reti che hanno scandito i suoi quattro anni in maglia giallorossa, scrive Gianluca Piacentini sul Corriere della Sera.

Contro i bianconeri, domenica sera all’Olimpico, potrebbe decidersi il futuro di Edin Dzeko: se la Roma non dovesse, come è probabile, centrare la qualificazione alla prossima Champions League, il bosniaco molto probabilmente cambierà aria a fine stagione, con il rammarico di non aver vinto niente. "È un po’ strano - le sue parole al match program della società - quando scrivi la storia e non vinci. Avremmo dovuto fare meglio e in quattro anni ottenere qualcosa. Quest’anno avremmo dovuto realizzare di più in Coppa Italia, visto che la Juventus è stata più forte in campionato: non ci siamo riusciti e io sono il primo ad essere deluso".

Secondo il bosniaco la Juventus non verrà a Roma in vacanza. "Nel campionato italiano nessuno ti regala niente, e poi è sempre una sfida importante, anche per loro, con molti stimoli: Cristiano Ronaldo punta a vincere la classifica marcatori. La stagione doveva andare meglio sia per me sia per la squadra. Vorrei rigiocare la partita col Porto e il secondo tempo con l’Atalanta, ma purtroppo non si può cambiare il passato".

Ranieri recupererà Florenzi e De Rossi, che si sono allenati in gruppo, mentre non ci sarà Diego Perotti, che continua col lavoro differenziato. Con uno striscione tutt’altro che amichevole ("Mille illusioni e un rifiuto netto la sintesi del tuo progetto... Vattene"), esposto la scorsa notte fuori dai cancelli di Trigoria, invece, una parte della tifoseria ha voluto mandare un messaggio al presidente James Pallotta, dopo il no di Antonio Conte alla proposta romanista.