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Di Francesco, rischi sì, ma calcolati. Eguagliato l’inizio-record di Garcia

Il tecnico ultimamente ha azzardato alcune mosse, come quella di schierare un Nainggolan diffidato. Ma il suo avvio è super

Redazione

Da un po’ di settimane Eusebio Di Francesco ripete un concetto inusuale: "Ho preso dei rischi". Ha rischiato schierando Florenzi contro la Spal, anche se sapeva che Bruno Peres era squalificato per la partita seguente, in Champions, contro il Qarabag: si fosse infortunato il numero 24, chi avrebbe giocato terzino destro contro gli azeri? Ha rischiato facendo un profondo turnover contro il Chievo.

Come riporta l'edizione odierna de "Il Corriere della Sera", ha rischiato schierando Nainggolan diffidato contro il Cagliari, con il pericolo di non averlo domenica prossima nel big match contro la Juventus. Grazie alla vittoria ottenuta contro il Cagliari, sabato scorso, la Roma attuale ha raggiunto quella di Rudi Garcia che, nel 2013-14, aveva messo a segno la miglior partenza di sempre nella storia del club giallorosso: 38 punti nelle prime 16 giornate.

Perché, allora, Di Francesco gioca al Rischiatutto? Nel caso di Florenzi contro la Spal è perché Bruno Peres è ormai la riserva nel ruolo per distacco: se a gennaio arriverà un’offerta per il brasiliano, la Roma la prenderà in considerazione e si butterà su un sostituto. Il turnover contro il Chievo è stato necessario perché la squadra non è brillantissima; Nainggolan contro il Cagliari è stato motivato dalle condizioni non perfette di Strootman, ma soprattutto da un problema tattico: con Schick esterno d’attacco serviva come il pane un giocatore come il Ninja. Dzeko-Schick insieme sono stati una forzatura necessaria: nella testa dell’allenatore, Schick è soprattutto un centravanti, ma la pressione per vederlo insieme a Dzeko era alta. Rischi calcolati.

(L. Valdiserri)