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Di Francesco, il giorno del giudizio

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La Roma dice addio alla Champions ma De Rossi difende il tecnico: "Siamo stati a un passo dai quarti"

Redazione

È finita l ’avventura in Champions della Roma, sconfitta 3-1 dal Porto in una gara che si è risolta solo a tre minuti dalla fine del secondo tempo supplementare. E, forse, è finita anche l’avventura di Eusebio Di Francesco sulla panchina della Roma. Non è bastata una prestazione in cui i giallorossi hanno messo il cuore, ma sono stati condannati da una gravissima ingenuità di Alessandro Florenzi, autore del fallo da rigore che ha eliminato la Roma. In soccorso dell’allenatore romanista è arrivato a fine partita Daniele De Rossi, uscito per uno stiramento al polpaccio.“Siamo arrivati - le sue parole - ad un minuto dai rigori che potevano portarci per il secondo anno consecutivo almeno ai quarti di finale di Champions League, non so quello che succederà ma questo traguardo al mister non glielo toglierà nessuno. Ricominciamo a lavorare con il nostro allenatore per preparare la partita con l’Empoli e con la Spal, il resto lo decideranno lui e la società" scrive Il Corriere della Sera.

Nonostante l’eliminazione si è vista, almeno nel finale, una Roma che ci ha messo il cuore. "Il risultato va accettato, anche se la modalità che ci ha condannati è terribile. Siamo una squadra che vive di alti e bassi, siamo un gruppo di giocatori e di uomini seri, non meritavamo di uscire così, sarebbe stato duro perdere ai rigori, ma forse sarebbe stato meglio" ha spiegato De Rossi. Prima della partita, Francesco Totti aveva espresso tutta la sua vicinanza nei confronti di Eusebio Di Francesco. "Lo difendo - le parole dell’ex capitano -, non perché è mio amico o perché ho vissuto anni bellissimi con lui, ma perché sono un dirigente della Roma e lui è il mio allenatore, per questo va difeso fino alla fine".