rassegna stampa roma

De Rossi, Totti, Spalletti: «reduci» in scadenza

Dieci anni fa i tre giallorossi espugnarono lo Stade Gerland. Di quella Roma sono gli unici superstiti

Redazione

Quando dieci anni fa la Roma batté il Lione per conquistare i quarti di finale della ChampionsLeague, in campo allo Stade Gerland c'erano Francesco Totti e Daniele De Rossi, sulla panchina Luciano Spalletti. Il capitano mise la sua firma con il gol dell'1-0, poi una perla di Mancini ipotecò il passaggio del turno.

Giovedì sera, nell’andata degli ottavi di finale di Europa League, ci sarà bisogno di compiere una nuova impresa. Come riporta il Corriere della Sera, i giallorossi hanno la necessità di rialzare la testa dopo la doppia sconfitta con Lazio e Napoli, che ha compromesso le possibilità di conquistare la finale di Coppa Italia e complicato il cammino verso la qualificazione diretta in Champions. La Roma ha bisogno di tornare a vincere per recuperare convinzione e un po’ di morale. I tifosi sono con la squadre e fuori da Trigoria hanno appeso uno striscione con su scritto: «Vietato mollare».

Oltre ad essere gli unici reduci di quella vittoria, Totti, De Rossi e Spalletti hanno in comune anche un’altra cosa: sono tutti in scadenza di contratto. Capitano, vice-capitano e tecnico, un caso più unico che raro, praticamente le tre figure sportive più importanti in una squadra di calcio. La situazione più complicata è quella del tecnico. «Se la società chiederà del mio futuro, risponderò», ha dichiarato alla vigilia della gara con il Napoli. Sono mesi che Spalletti chiarisce che la sua permanenza è legata alla vittoria di un trofeo o, in alternativa, alla costruzione di una squadra in grado di competere per vincere.

Non bisognerà comunque aspettare troppo per capire se sarà davvero così o se le garanzie che gli ha offerto la società gli basteranno. Così come non bisognerà aspettare troppo per conoscere il futuro di Daniele De Rossi. L'intenzione è quella di rimanere e la società vuole tenerlo: il discorso economico, lo ha ammesso lo stesso calciatore, non sarà mai un problema. Come non lo sarebbe per Francesco Totti: lui però dovrà fare altri conti, soprattutto col suo fisico e con la voglia di continuare.

(G. Piacentini)