rassegna stampa roma

Azionisti immobili: Lanzalone nel Cda Acea

L’unico incarico al quale aveva rinunciato è quello di presidente della municipalizzata mentre resta ancora al suo posto (retribuito) come consigliere del Cda

Redazione

Proprio mentre gli ultimi accertamenti investigativi fanno emergere nuove infedeltà al ruolo pubblico di Luca Lanzalone, qualcuno si chiede perché mai il cosiddetto «Mr Wolf» di Luca Parnasi sieda ancora nel Consiglio di amministrazione di Acea. Come riporta l'edizione odierna de "Il Corriere della Sera", l’unico incarico al quale aveva rinunciato si scopre essere, infatti, quello di presidente della municipalizzata mentre resta ancora al suo posto (retribuito) come consigliere del Cda. Gli azionisti della multiutility Comune di Roma, Gdf Suez e Gruppo Caltagirone - non hanno mai sottoposto all’assemblea la decadenza di Lanzalone dal suo ruolo, limitandosi a ratificare le sue dimissioni dalla presidenza. La questione pare sia stata insomma lasciata alla buona volontà di «Mr Wolf». Il Campidoglio, in qualità di azionista di maggioranza, forse ha la fetta di responsabilità più importante per la permanenza di Lanzalone in Acea. Il protagonismo di Lanzalone nel ricoprire caselle e promuovere persone emerge dalle carte dei pm: "Lanzalone godeva di una fortissima credibilità nel Comune e veniva ascoltato in quasi tutte le sue proposte da quell’ufficio - conferma Parnasi - L’autorevolezza di cui godeva faceva si che venisse ascoltato in tutte le sue proposte perché era stato incaricato dal Comune per realizzare lo stadio".