Si cercavano conferme dopo la notte di Londra. Sono arrivate. Maxime allarga il compasso davanti alla regia e diventa la fonte primaria dello sviluppo del gioco giallorosso. Una sorta di Luc Besson: tanta azione, ma pure spunti di riflessione. Col francese in quel ruolo la Roma gioca meglio? Secondo tempo un po’ meno coinvolgente, ma il film resta buono.
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