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Roma Club New York “In tv o via web, ma non ci perdiamo nemmeno una partita”

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(di Lamberto Rinaldi) E dopo “Un americano a Roma” ecco “Un romanista a New York”. Anzi tanti, molti romanisti.

Redazione

(di Lamberto Rinaldi) E dopo “Un americano a Roma” ecco “Un romanista a New York”. Anzi tanti, molti romanisti.

E non crediate che c’entrino qualcosa i “nostri” americani di Di Benedetto&soci. Loro sono lì dal 2008, i primi a portare il giallorosso oltreoceano, i primi a gridare “Forza Roma!” nei locali della grande mela, i primi a guardare la Statua della Libertà e pensare a quanto sia meglio il Colosseo.

E da quel fatale “The deal is done” gli USA fanno un po’ parte di noi. Abbiamo parlato con uno dei tanti lupi newyorkesi, Giovanni Peluso, presidente e fondatore del Roma Club di New York.

Chi è Giovanni Peluso e come mai è un tifoso della Roma

Sono un avvocato Italiano e anche con passaporto USA (naturalizzato) che vive a New York da oltre venti anni.

Ci parli del vostro Roma Club NY. Quando è nato e perché nasce?

da sempre ci eravamo detti di organizzare un club che potesse essere unico a New York per vedere le partite, organizzare eventi e anche per poter andare a Roma all’Olimpico e mettere lo striscione.

Nel 2008 ci siamo decisi e in pochi giorni lo abbiamo fondato, era il 15 maggio 2008 eravamo 15 soci fondatori e alla cena era presente anche Joe Tacopina che stava per entrare nell’impresa sponsorizzata da George Soros. È stato quasi commovente parlare della magica e dei ricordi delle foto del vecchio Olimpico per i molti che hanno qualche anno in più (io ne ho cinquanta) e che quindi ricordavamo un altro stadio un altra curva e altri eroi : Agostino, Bruno Conti , Falcao per non parlare di Rocca, Ginulfi e Roberto Pruzzo

La domanda è d’obbligo. Siamo al primo anno della nuova Roma di Di Benedetto & company. Cosa si dice in patria dei nostri proprietari e del loro investimento?

La nuova dirigenza ci fa ben sperare certo è che da noi non si sono nè visti né fatti vivi e sono per lo più sconosciuti tranne Tacopina che e' un avvocato penalista e Pallotta, noto fund manager. Il fund manager ha il compito di valorizzare la gestione attraverso competenze specialistiche, propone prodotti, valorizza marchi, garantisce maggiore visibilità al prodotto della sua società.

Si parla tanto di marketing, merchandising. La nuova dirigenza ha messo l’AS Roma su Facebook, Twitter, Youtube. È una nuova mentalità in Italia, prassi invece negli Stati Uniti. Ci spieghi.

Se non cambiano loro la Roma la vedo difficile. Chi è stato non nella fantascienza degli stadi USA del baseball e del Football ma negli stadi europei in Francia, Spagna, Inghilterra e Germania sa che l'Olimpico è uno scandalo e il merchandising attuale umiliante.

Abbiamo anche noi fatto le nostre sciarpe magliette e cappellini molto belli con il nostro logo, il marchio Roma come ha detto Pallotta è uno tra i più sottovalutati, nonostante in tutto il mondo sanno dov’è il Colosseo e chi è Totti.

Seguire la Roma oltreoceano è difficile? Cosa avete escogitato per vedere le partite?

La Roma si è sempre vista grazie alla RAI International e alla sua trasmissione la giostra del Gol e poi grazie al fatto che la Rai International ha i diritti dei posticipi e degli anticipi. Ora c’è anche Fox Soccer Channel. Certo abbiamo sofferto di più per alcune partite di Champions e di Europa League ma ci diamo da fare con il computer e il web.

Ci riunivamo al Nevada Smith poi tutti da "Sora Lella" adesso tra Il NH Hotel (ex Jolly) e il Ristorante Testaccio e ogni tanto ci organizziamo a casa di qualcuno per fare festa insieme.

Nelle foto si vedono la vostra trasferta a Udine e il vostro striscione all’Olimpico. Quante volte siete venuti in Italia per vedere la Magica? Avete in programma un nuovo viaggio?

Qualcuno di noi viene sempre, poi ci sono tanti soci che sono tornati in Italia e quindi abbiamo un Roma Club New York sezione di Roma con sede al Ristorante Sora Lella. Inoltre siamo soci del UTR e abbiamo sempre il nostro striscione allo stadio , ormai al terzo anno.

A New York è forte la presenza di italiani. Ci sono altre comunità tifose con cui siete in contatto?

Cerchiamo sempre di divertirci abbiamo avuto problemi con qualcuno che preferiva i cori razzisti e altro ed è stato allontanato. Se vedere la partita diventa una cosa quasi pericolosa è finito lo spirito di amicizia gioia e di amore verso la squadra che ci fa stare bene insieme.

Avvocato e tifoso. La tessera del tifoso è veramente indispensabile? Si può parlare di pratica commerciale scorretta?

La tessera del tifoso è utile ma solo se serve veramente a controllare. Fa pensare il fatto che abbia un costo, forse dovrebbe essere gratuita. Non mi sembra possibile però che basti la ricevuta per comprare il biglietto, come mi è capitato per andare a Udine. Come hanno controllato?

Quanti iscritti avete ad oggi?

Siamo circa cento iscritti più molti simpatizzanti. Gli amici su Facebook del nostro club sono più di mille

Che realtà è negli States il calcio?

Negli USA il soccer è molto diffuso nelle scuole e nei college poi cambia a livello professionistico perché, al contrario di ciò che si crede, non pagano abbastanza infatti i migliori giocatori USA sono in Europa.

Rispetto agli altri sport americani il calcio purtroppo è ancora in serie B, è considerato uno sport europeo per questo vengono acquistati i vari Bechkam, Keane, Marquez, Henry, per dare più fama e più audience al calcio, in estate si parlava addirittura di Totti. Non ci abbiamo mai creduto!

INFO CLUB

Presidente: Giovanni Peluso

Indirizzo: 405 Lexington Avenue, 37th floor, New York, NY 10174

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