A. De Rossi: “Portare i ragazzi in prima squadra è il nostro obiettivo primario” – VIDEO

Al termine della conferenza di presentazione dell'accordo di partnership tra la Roma e la Linkem, il tecnico della Primavera Alberto De Rossi è intervenuto ai microfoni dei cronisti presenti, tra cui quello di Forzaroma.info. Queste le sue dichiarazioni:

L’altro giorno Spalletti ha nominato tre ragazzi della sua Primavera. Immagino sia un orgoglio riuscire a portare questi ragazzi in prima squadra.

È un orgoglio, ma è il nostro obiettivo primario. Il programma societario è quello di far crescere i ragazzi e di portarli in prima squadra. Tra questo ci sono anche altri obiettivi di campo, ma sono obiettivi che poi il tempo porta via, mentre i ragazzi in prima squadra rimangono, perciò ha una valenza doppia. Le vittorie in campo sono molte adesso, ma non ci dimentichiamo mai che l’obiettivo principale è quello di portare i giocatori in prima squadra.

Marchizza è stato accostato a diverse squadre italiane, tra cui la Sampdoria. Lo lascerete partire o lo tratterrete a Trigoria?

Non ne so assolutamente nulla.

La partita di venerdì con l’Entella è importante per la stagione?

Importantissima, è una partita fondamentale. Secondo noi viene in un momento topico della stagione. Dopo 4 giorni avremo un altro impegno importante contro l’Inter, perciò incontrare due squadre molto forti potrebbe facilitarci il compito. È una squadra forte, una squadra che iniziato il percorso lo scorso anno, quest’anno sta raccogliendo i frutti. Un settore giovanile all’avanguardia.

Ci sono tanti calciatori che vengono dal settore giovanile romanista, Pellegrini, Politano, Caprari e tanti altri. Quanto è l’orgoglio per averli portati in Serie A e quanto è il rammarico per non averli tenuti nella Roma?

Ognuno ha il suo percorso. Qualcuno ci arriva direttamente ma è molto difficile, pochi giocatori sono passati direttamente dalla Primavera in prima squadra. Per semplificare tutto, c’è da sottolineare come certe squadre si possono permettere di aspettare, supportare e sopportare l’errore del giovane. Altre piazze non se lo possono permettere. Tutti i ragazzi che stanno uscendo hanno avuto un percorso di esperienze fuori dalla squadra di appartenenza.