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Verona, paura per Toni. L’ex Roma: “Circondati da 15 persone, i vigili hanno fatto finta di niente”

L'attaccante dei gialloblù ed il presidente Setti sono stati aggrediti da alcuni tifosi dell'Avellino

Redazione

Tanta paura, ma alla fine Luca Toni ed il presidente del Verona Maurizio Setti sono usciti incolumi. I due sono stati aggrediti ad Avellino, dove si sarebbe disputata di lì a poco la partita tra le due formazioni di serie B (terminata 2-0 per i padroni di casa). L'attaccante, ai microfoni di Sky Sport, ha raccontato l'avvenuto:

"E' stato un episodio davvero brutto. Eravamo in macchina e ci stavamo recando allo stadio, in fila, insieme alla Polizia. Io ero seduto dietro, davanti sul sedile del passeggero era seduto il presidente Setti, alla guida c'era un mio amico. Il presidente Setti indossava una sciarpa della sua azienda, un po' gialla e un po' blu ma non era quella del Verona. All'improvviso è passato qualcuno accanto a noi e ha visto la sciarpa. Ci hanno aggrediti non perché ci hanno riconosciuti, ma perché, per via della sciarpa, pensavano che fossimo un gruppo di tifosi del Verona".

La macchina su cui viaggiavano i due malcapitati protagonista è stata presa letteralmente d'assalto: "Una volta accerchiati, hanno cominciato a colpire la macchina con calci, pugni, con qualunque cosa trovassero in strada. Noi eravamo dentro la macchina, quando all'improvviso con un calcio hanno sfondato il vetro della macchina dove era seduto il presidente. Abbiamo avuto molta paura, e in quel momento tutte le schegge sono finite addosso al presidente, che per fortuna non ha riportato danni. Con il finestrino aperto, c'è stato un signore che ha lanciato anche una bottiglia di birra dentro la macchina attraverso il finestrino rotto. Per fortuna il presidente Setti è stato colpito sulla pancia, e non al volto dove poteva riportare danni molto più seri".

Dopo la descrizione dell'avvenimento, Toni ha denunciato il comportamento a dir poco sorprendente di alcuni vigili presenti sul posto durante l'aggressione: "A venti metri c'era un gruppo di vigili. Purtroppo devo dirlo. All'inizio, guardando loro, mi sono sentito protetto, ma invece di venire a darci una mano si sono girati e hanno fatto finta di nulla. È una cosa vergognosa, ho avuto molto paura, è stato bravo il mio amico con l'auto a guidare, se lui si fermava poteva diventare davvero difficile. È stato bravo a scappare da quella rotonda, altrimenti non so come sarebbe finita".