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Terremoto 6.0 in provincia di Rieti. Ci sono morti e feriti. Amatrice, il sindaco: «Il paese non c’è più»

La prima scossa alle 3.36 di mattina, la seconda alle 4.33. «Gente sotto le macerie». L'epicentro è nei pressi di Accumoli, scosse più forti di magnitudo 5.4 alle 04.33 a 5 chilometri da Norcia

Redazione

Una forte scossa di terremoto di magnitudo 6,0, ha colpito nella notte l'Italia centrale provocando morti e feriti. L'epicentro è nei pressi di Accumoli, in provincia di Rieti, nel Lazio, a soli 4 chilometri di profondità. La prima scossa, violentissima, alle 3.36 del mattino è stata sentita da Rimini a Napoli. E proprio ad Accumoli, dove ci sarebbero, secondo Repubblica.it, sei morti, e nella vicina Amatrice si registrano i danni più gravi.

"Il paese non c'è più. C'è gente sotto le macerie": è la prima, drammatica, testimonianza del sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi. La gravità della situazione è confermata anche dal responsabile della Croce Rossa locale, che parla anche di un ponte crollato e di una importante fuga di gas. Successivamente nell'area ci sono stati altri movimenti sismici, con le scosse più forti di magnitudo 5,1 alle 4.32 e 5.4 alle 04.33 a 5 chilometri da Norcia. Moltissime le chiamate alla protezione civile e ai vigili del fuoco da tutto il centro Italia.

Il sismologo Amato: «La zona è nota per la sua pericolosità. Scosse paragonabili per intensità a quelle dell’Aquila».