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Chelsea, è bufera per la squalifica di Matic: Mourinho furibondo

La FA riduce la squalifica per il serbo da 3 a 2 giornate, mentre l'attaccante del Burnley reo di aver provocato con un intervento "da fine carriera" tale reazione è rimasto impunito. Mourinho invoca maggiore rispetto per i suoi giocatori, che...

G. Giammusso

Sono quasi nulle le possibilità che Nemanja Matic possa giocare la finale di Capital One di domenica con il Tottenham. La Football Association, che spesso punisce in modo esemplare interventi di reazione extra gioco, ha mal tollerato la reazione del centrocampista nazionale serbo ai danni di Ashley Barnes, reo di aver effettuato un intervento ai limiti del codice penale durante l'incontro di sabato Chelsea - Burnley. Uscito miracolosamente indenne da un intervento a piede unito, che Mourinho non ha esitato a definire "criminale", Matic non ha saputo contenere la rabbia e si è avventato contro l'avversario con un visibile spintone che l'arbitro non ha potuto far altro che punire con il rosso diretto.

Ciò che maggiormente colpisce è la mancanza di punizione da parte della stessa FA per l'intervento dell'attaccante del Burnley, provvedimento di fatto possibile per eventi oggettivamente considerati contro il regolamento (concetto simile alla nostrana prova-tv); di questo avviso il club stesso, che attraverso il sito ufficiale si dice "sgomentato per la decisione della FA", oltre ad avvertire un senso di frustrazione per la riduzione delle giornate di squalifica ai danni del proprio tesserato, che ad onor del vero sono state ridotte dalle 3 iniziali a 2. Il Chelsea trova l'applicazione così rigorosa del regolamento eccessiva, alla luce di un intervento di oggettiva pericolosità, universalmente condannato da tutti, contatto di quelli che possono stroncare una carriera. Il club invita inoltre gli arbitri e le strutture preposte a fare di più per garantire protezione ai giocatori da episodi pericolosi come questo; invoca infine la necessità di revisione del processo disciplinare, ai fini di maggiore equità.

Di diverso avviso è la FA stessa, che replica sul sito ufficiale, giustificando la riduzione di una pena che è comunque prevista da regolamento nello standard di 3 giornate, alla luce della violenta provocazione ricevuta, che ha scatenato una reazione a suo avviso comunque non giustificabile. In particolare, la riduzione è stata accordata in considerazione delle modalità (ricordiamo uno spintone) e del livello di forza utilizzato nel realizzarla.

Mourinho non ha saputo contenere la sua ira, definendo l'intervento come "criminale", invocando equità di trattamento per l'attaccante del Burnley, ricordando ai giornalisti come il suo attaccante Diego Costa fosse stato squalificato a posteriori per il pestone a Emre Can durante il match contro il Liverpool di appena un mese fa. L'intervento avrebbe potuto stroncare la carriera del campione serbo; Mourinho è apparso visibilmente preoccupato, oltre dell'assenza per la finale di domenica, per i match decisivi di campionato che attendono i Blues, invocando maggiore rispetto per i propri giocatori.