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Nazionale, Mancini: “Voglio riportare l’Italia al top. Parlerò con De Rossi e chiamerò Balotelli” – FOTO

Il nuovo c.t. azzurro presentato in conferenza stampa: "Orgoglioso di essere qui, questa panchina è l'aspirazione massima di ogni allenatore"

Redazione

Roberto Mancini è il nuovo commissario tecnico della Nazionale Italiana. Ieri l'ufficialità, oggi la conferenza stampa di presentazione a Coverciano. Ecco le dichiarazioni del nuovo allenatore azzurro:

"Sono abbastanza emozionato, diventare c.t. della Nazionale non è una cosa così banale. Ringrazio il commissario Fabbricini, il sub-commissario Costacurta e Michele Uva. Per me è stato semplice scegliere. Sono orgoglioso di guidare la Nazionale. Sono entrato a Coverciano nel '78 con l'Under 14, arrivare qui è la cosa più bella. Ringrazio gli allenatori avuti e alle persone che mi hanno aiutato nella mia crescita, sia da calciatore che da allenatore".

Tanti suoi colleghi non hanno mai fatto mistero di preferire i club alla Nazionale, per lei invece è stato il contrario.

Penso che diventare c.t. della Nazionale sia la massima aspirazione di tutti gli allenatori. Magari c'è chi preferisce un club o vuole fare altre esperienze. Io alleno da tanto, questo poteva essere il momento giusto. Bisogna fare qualcosa per la Nazionale. Non essere andati ai Mondiali è una cosa abbastanza difficile. Ho pensato che questo potesse essere il momento per diventare c.t. azzurro.

Si parlerà di scelte e di nomi, come Balotelli. Che ruolo potrebbe avere?

I giocatori in Italia sono sempre tanti, anche in momenti così. L'Italia può trovare sempre giocatori con qualità. Balotelli è un giocatore italiano, ci parleremo e probabilmente lo chiameremo. Ci sono diversi giocatori che possono essere molto utili alla causa della Nazionale. Di Pirlo ne ho parlato con Costacurta, vedremo cosa vuole fare.

Come potrebbe essere la sua Nazionale? Che c.t. potrebbe essere?

Il mio rapporto con la Nazionale è durato tantissimo. Non sono stato fortunatissimo, ma sono stato tanti anni a Coverciano. Vorrei essere un c.t. perbene, che riesca a riportare l'Italia dove merita, ovvero sul tetto d'Europa e del Mondo. Vorrei essere quello che riuscirà a ricostruire per portare la Nazionale ad alti livelli. Bisognerà lavorare molto, non sarà semplice ma ce la possiamo fare.

Buffon?

Con lui parleremo per la partita di Torino e vedremo, fino ad oggi abbiamo avuto poco tempo.

Crede di poter riuscire a convincere i club che la Nazionale è veramente importante?

La Nazionale è importante, lo abbiamo visto con la mancata qualificazione al Mondiale, è stato un lutto per tutti noi. Può capitare un momento così. Bisogna avere anche rispetto dei club e dei giocatori, bisogna capire anche il momento. Credo che dovremo cercare di avere una rosa ampia per far riposare qualcuno. Che i club debbano aiutare la Nazionale mi sembra normale.

Pensa di poter essere un c.t. che unisce l'Italia?

Difficile che un c.t. metta d'accordo tutti, ogni tifoso la pensa a modo proprio. Spero di essere un c.t. che riuscirà a riportare l'Italia alla vittoria di un trofeo importante, che poi è quello che unirà. Ora è difficile dire come giocheremo, voglio conoscere meglio i giocatori. Poi decideremo.

Qual è il problema più grandi della Nazionale?

Io non chiedo stage, se avremo la possibilità ne faremo ma magari per i giovani. Come ho detto prima, i giocatori giocano tanto, non è neanche così semplice. Dovremo essere veloci a trovare una base di squadra da ruotare. Le seconde squadre sono un'ottima cosa, sperando che giochino molti italiani.

Seguirà anche le Nazionali giovanili?

Normale seguirle, ma ogni squadra avrà il suo allenatore. L'Under 21 la seguiremo con molta attenzione, questo è certo.

Si sente di chiedere qualcosa ai tifosi, alla gente? Tre concetti base che chiederà ai ragazzi?

Dovremo essere noi a riavvicinare la Nazionale ai tifosi, quando la Nazionale gioca e fa divertire, i tifosi sono molto vicini. Ai ragazzi chiederò dedizione e lavoro, ma questa è una cosa normale. Una cosa importante è questo: i giocatore che arrivano qui devono tirare fuori i sogni che hanno da sempre. Credo che i sogni siano molto importanti, ovvero riuscire a dare il massimo per la Nazionale. Qui ci sarà spazio per tutti, nessuno non avrà possibilità di giocare in Nazionale. Ovviamente l'età conterà.

Si è parlato anche di De Rossi. Parlerai anche con lui come farai con Buffon?

Sono giocatori che alla Nazionale hanno dato tanto, credo che meritino il fatto di parlarci per capire quali sono le loro intenzioni. Quando inizieremo a giocare e avremo partite importanti, i giocatori che saranno in condizione, se saranno ancora i migliori, avranno possibilità di essere chiamati. Questo è certo.

Lo staff?

Troppo poco tempo, ne parleremo in questi giorni.