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Malagò: “Favorevole allo stadio della Lazio”

Il presidente del Coni: "Sono una società che stabilmente è in Europa da tanti anni ed è giusto che abbia un impianto suo di proprietà. Sono preoccupato dal braccio di ferro tra Sky e Mediapro"

Redazione

Il presidente del CONI Giovanni Malagò è stato intervistato da Sportitalia. Tra i temi i diritti TV per la prossima stagione e il nuovo corso del nostro calcio.  Queste le sue parole:

Sui diritti tv.

Sono preoccupato per il braccio di ferro tra Sky e Mediapro. Sulla base di quello che è successo, una certezza è venuta meno è inutile essere ipocriti. La certezza è che, comunque andasse e ovunque queste partite fossero state trasmesse, c’era comunque un soggetto che garantiva il pagamento. Questo elemento, che non è trascurabile, al momento è saltato. Si ripristinerà questo aspetto? Possibile. Nel frattempo, però, bisogna portare avanti dei correttivi perché non si può rischiare, visto che siamo a 75 giorni dall’inizio del campionato nuovo con tutte le problematiche.

Su Micciché.

Quando un presidente viene eletto all’unanimità, dopo un anno che non si riuscivano a trovare dei soggetti per arrivare a 14, cioè ai due terzi della maggioranza qualificata, la dice tutta perché è un manager di lungo corso, una persona esperta, una persona sicuramente con skill, con capacità importanti ma è anche soprattutto un uomo di sport. Credo sia impressionante il riscontro che ha avuto, secondo me se lo merita tutto.

Giusto accorciare il mercato?

Le dico con onestà: a lei sembra una cosa seria che nell’arco di una stagione un calciatore possa essere venduto e nel frattempo abbia giocato una o due partite con una squadra e che la domenica abbia il calendario che la fa rincontrare e poi magari a gennaio viene rivenduto una terza volta? Non è una cosa normale anche perché negli altri campionati questo non succede. Mi è sembrata una cosa di buonsenso, se ho penalizzato qualcuno a me dispiace.

Lo stadio della Lazio?

Me lo auguro, l’ho sempre dichiarato. E’ importante per gli equilibri di una città, perché la Lazio è una società importante, peraltro quotata in borsa, una società che stabilmente è in Europa da tanti anni ed è giusto che abbia uno stadio suo di proprietà o situazioni similari a quello che è paragonabile ad un concetto di proprietà. Quindi sono strafavorevole.