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Cori razzisti, Rizzoli: ”Gli arbitri hanno l’obbligo di fermare la gara”

Il designatore arbitrale ha parlato anche di Var: "Se si trovano le risorse potrebbe arrivare in Serie B"

Redazione

Per Nicola Rizzoli, designatore degli arbitri di Serie A, il bilancio su Var e andamento generale della classe arbitrale è positivo, quando ormai un terzo di campionato è stato archiviato. Uno dei temi più caldi è però quello dei cori razzisti, che purtroppo si sono avvertiti su più di un campo del nostro campionato durante quest’ultima giornata. La strada che si intende seguire, come proposto dal presidente della Federcalcio Gabriele Gravina, è quella di sospendere i match: “Con Gravina ci siamo confrontati dicendo che c’è già una procedura ufficiale che richiama ai problemi di razzismo o di razzismo territoriale. Bisogna fermare la gara, fare un annuncio, e qualora continuino, un altro annuncio con tutte le squadre a centrocampo, poi si interrompe la sfida e infine si finisce negli spogliatoi con il responsabile dell’ordine pubblico che interviene decidendo se sospendere o meno la partita stessa. Quando si rientra negli spogliatoi non decide più l’arbitro. Il direttore di gara, quando sente i cori, deve immediatamente interrompere la gara e proseguire secondo le regole. Chi può sentirlo meglio di tutti è il quarto uomo, essendo l’uomo più libero in tal senso. Non è una questione di discrezione, è un obbligo per il direttore di gara", ha dichiarato Rizzoli in un’intervista a Radio 1.

Il designatore ha parlato anche di Var. Il supporto della tecnologia ha fatto sì che “i giocatori sono più attenti sia a cercare il fallo che a commetterlo. Sanno che è più difficile sfuggire al controllo del Var e dell’arbitro”, per questo si registra una diminuzione del numero di rigori assegnati.

Un mezzo ormai imprescindibile, che potrebbe debuttare in Champions già da questa stagione e che, fa sapere Rizzoli, potrebbe arrivare anche in Serie B:“Ci stanno pensando. E’ una questione di costi, risorse e uomini. Va verificato a pieno prima di poter dire sì o no. Se si comincia non si può farlo a metà. Bisogna cominciare al 100%. Nel momento in cui la Lega B riuscirà a trovare le risorse adeguate, allora potrà anche iniziare questo progetto".