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Zaniolo, De Devitiis precisa: “Più che chiedere scusa, direi che l’ho fatta fuori dal vaso”

Le parole della 'iena': "Sono qui per prendermi le mie responsabilità. Ho 28 anni, questa roba me la porterò come esperienza professionale"

Redazione

Dopo la presa di posizione del programma Le Iene sulla vicenda Zaniolo ("a volte facciamo domande cazzone"), il protagonista dell'intervista Nicolò De Devitiis ha raccontato la sua versione. Intervistato a TeleRadioStereo, il 28 enne ammette di "averla fatta fuori dal vasetto", prendendosi però le sue responsabilità e ammettendo di aver sbagliato.

Volevo ringraziarti per aver scelto noi per dare la tua versione dei fatti Nicolò. Tu puoi dare tutte le attenuanti, però non puoi dirmi che sei romanista.

Ti stimo come personaggio romanista e romano. Lo so, ma io quando indosso quella divisa io non sono di nessuna squadra.

Tu hai degli autori, dei montatori. Però sei d’accordo che è uscito fuori una cosa di cattivo gusto.

Abbiamo un capo. Sì, vero, sono d’accordo. È una cosa che non mi rappresenta da uomo. In quel momento però contano Le Iene, la squadra con cui sto giocando.

Di fronte all’imbarazzo del figlio, però…

Io ho 28 anni, hai ragione a farmi questa critica. Viene meno ogni discorso quando insulto la madre. Ci sono degli ordini di scuderia che sono imprescindibili, cerco di portare i miei valori e stavolta ho sbagliato. L’ho fatta fuori dal vaso.

Io non gioco sulla tua pelle, ma tu il ragazzo Zaniolo l’hai violentato nel servizio.

Hai ragione, ho sbagliato, ci sono tante cose dietro, c’è un gruppo che lavora, non è una giustificazione, ma il mettere davanti il fatto che le Iene sono così, passa in secondo piano. Più che chiedere scusa, ripeto l’ho fatta fuori dal vaso, ho 28 anni e non 40, sbagliando s’impara e questa roba me la porterò dietro come bagaglio personale.

Ma noi non siamo un tribunale.

"Questa cosa non finisce qua, io vivo a Milano, ma sono romano e romanista, è la verità, ho sbagliato. La presunzione e la "paraculaggine" non mi contraddistinguono, io sono qui per prendere le mie responsabilità, avrei potuto stare zitto e invece sono qui in una radio romana alla gogna, sai bene tutte le minacce che mi sono arrivate ma lasciamo stare. Sono qui per chiedere scusa. Io cercherò innanzitutto di risolvere questo"

Per correttezza ti dico che c’è una componente romanista, ma ti avrei condannato comunque anche se il giocatore fosse stato un interista o un milanista o un laziale perché l’ho trovato di cattivo gusto.

"Si, è giusto. Sono stato obiettivo, ho sbagliato".