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Verdone: “Roma più debole dello scorso anno. Non si doveva vendere Salah”

L'attore romano e romanista: "All'inizio tenuto un ritmo al di sopra delle nostre possibilità, ora crisi preoccupante. E Nainggolan avrebbe dovuto giocare, poi ricevere una multa da 300mila euro"

Redazione

Carlo Verdone torna a parlare della sua Roma. Il noto attore romano e romanista ha rilasciato un'intervista ai microfoni di gazzetta.it per analizzare il momento della squadra di Di Francesco. Ecco le sue dichiarazioni:

Nel suo film uno dei temi centrali è il rapporto tra la vita reale e il mondo social: Radja Nainggolan, ora, è forse l'esempio più caldo di quanto può essere difficile questa gestione.

"Io penso che Nainggolan avrebbe dovuto giocare l'ultima partita di campionato. Poi la società gli avrebbe dovuto dare una multa di 300.000 euro. Non si può privare una squadra in difficoltà di uno degli elementi più forti. E lui non avrebbe mai dovuto fare un video del genere: avete mai visto atleti della Juventus, del Milan o del Napoli comportarsi cosí? Nun se fa".

Nel complesso, come giudica la prima parte di stagione della Roma?

"Sono convinto che all'inizio abbiamo mantenuto un ritmo al di sopra delle nostre possibilità. Ora siamo in un momento di crisi preoccupante. Solo a Roma, dopo due vittorie consecutive, si pensa di poter vincere lo scudetto. Anche un cieco vedrebbe che la squadra attuale è più debole di quella dello scorso anno".

Si spieghi meglio.

"La Roma non doveva vendere Salah. Quando seppi della sua cessione, scaraventai per terra il telefonino che avevo in mano tanta era la rabbia. In questo modo ci siamo preclusi ogni possibilità di ripartenza rapida. Infatti il gioco della Roma, oggi, è fatto di lenti e stucchevoli passaggi orizzontali. Così non si segnerà mai".

Totti potrebbe essere d'aiuto alla squadra?

"Francesco, che ama la Roma senza limiti, deve essere più severo con i calciatori. Non è un loro amico, o meglio, non solo. È un dirigente ora. È stato un professionista eccezionale. Ha tanto da insegnare agli atleti attuali".

Di Francesco: colpevole o assolto?

"Eusebio non ha colpe: piuttosto sarebbe servito uno sforzo economico per tenere alcuni calciatori. I soldi, poi, sono stati comunque spesi: Schick è stato l'acquisto più costoso della Roma. Allora perché non tenere i giocatori di qualità che già avevamo?".

Anche Spalletti, adesso, ha diversi problemi a Milano.

"Io non mi sono mai schierato contro Spalletti, neppure ai tempi della "questione Totti". Questo perché lo ritengo un ottimo allenatore. Sono convinto che porterà l'Inter fuori dall'attuale situazione. Ma le questioni extra Roma mi interessano meno. Soffro per la mia squadra. È per questo che sono così duro nei giudizi".

Nel pomeriggio Verdone ha parlato della Roma anche ai microfoni di Sky Sport: “In questo momento sono molto arrabbiato. Tiferò Roma per sempre, ma ormai sono tante partite che il centrocampo della Roma gioca lento e in orizzontale. Questo consente alla difesa avversaria di ricompattarci e di creare un muro. Non segna più nessuno. Salah invece arrivava come una spada. Perdendo Salah abbiamo perso due giocatori: l’egiziano e Dzeko. Io ho rotto un telefono quando mi hanno detto che avevano venduto Salah. Se se n'è voluto andare via, ok, ma si poteva fare uno sforzo. Ma abbiamo una Champions, dai, non si fa. Il centrocampo della Roma è assente in questo momento, dobbiamo dire la verità. Quanto varrebbe oggi Totti se avesse 25 anni? Almeno 200 milioni”.