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Szczesny: “Ci prendiamo le nostre responsabilità. Dobbiamo alzare la testa e guardare avanti”

Le parole del portiere giallorosso al termine del match perso dalla Roma contro il Porto per 3 a 0

Redazione

Al termine del match tra Roma e Porto, è intervenuto ai microfoni dei giornalisti il portiere giallorosso Szczesny.

SZCZESNY A ROMA TV

Le tue sensazioni sulla partita?

Dobbiamo alzare la testa adesso e guardare avanti.

Sorpreso dall'atteggiamento del Porto?

Giocare in 9 era molto complicato. Abbiamo speso molte energie e abbiamo sbagliato approccio, dal punto di vista dell'intensità.

Cosa vi ha detto Spalletti a fine partita?

Ha preparato benissimo la partita, ma purtroppo non siamo riusciti a fare ciò che ci ha chiesto. Match molto difficile e ci prendiamo le responsabilità per quanto successo stasera.

SZCZESNY IN ZONA MISTA

"Pensavo che fossimo pronti, in una partita così importante devi sempre manette la testa. Siamo delusi, non si può giocare una partita così importante sotto di due uomini. Pensavamo di essere pronti. Quando giochi una partita in 11 contro 9 contro una grande squadra, le possibilità sono molto poche".

Di chi sono le responsabilità di questa sconfitta?

"Dei giocatori, noi siamo sul campo. Siamo una squadra forte e dobbiamo prenderci le responsabilità di quello che è successo. Non è una bella sensazione, rappresentiamo un grande club e dobbiamo essere abbastanza uomini prendendoci le nostre responsabilità”.

Questa sconfitta compromette la stagione?

"Nel calcio bisogna fare i conti con le delusioni, ma non c’è niente di perduto. Bisogna combattere, quando giochiamo per un grande club. Come dobbiamo prenderci le responsabilità di questa sconfitta, dobbiamo stare zitti e vincere la prossima partita sperando di fare una bella stagione. Dobbiamo dare il massimo per 10 mesi all’anno, oggi è un passo indietro ma ora speriamo di tirarci subito su".

Quant'è la delusione e come si riparte?

“Siamo molto delusi, non abbiamo mostrato le nostre qualità e abbiamo perso la testa. Pensavamo andasse meglio, ma dobbiamo prenderci le nostre responsabilità”.

Tanti errori dei singoli, come mai?

“Ci possono stare errori individuali, ma che quando si è in 9 bisogna correre un po’ più dell’altra squadra. E’ la conseguenza di giocare con due uomini in meno. Io forse ho sbagliato sul secondo gol, ma negli ultimi 20 minuti il Porto correva di più e noi non avevamo più energie”.

In 2 anni, 2 vittorie in 10 partite: forse questo gruppo non è pronto per certi palcoscenici?

“Non si può dire che non siamo pronti, le qualità che abbiamo possono competere con i più grandi club d’Europa. Siamo una squadra fatta per quello, forte, ma dobbiamo controllarci. Specialmente in questi match, dobbiamo cercare di non arrivare a giocare in inferiorità numerica”.