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Strootman vede la luce e rientra in gruppo. Olimpico, accordo Roma-Questura. Ma le barriere restano

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L'olandese è finalmente tornato ad allenarsi con i suoi compagni, De Rossi è in dubbio per la sfida con il Carpi. L'incontro a Palazzo Valentini ha dato alcuni frutti: meno poliziotti e più steward allo stadio. "Aspettiamo i tifosi", parola di...

Melania Giovannetti

Eccola qui, la luce alla fine del tunnel comincia a vedersi sempre meglio. A più di un anno di distanza dal suo ultimo infortunio al ginocchio sinistro, Kevin Strootman è tornato ad allenarsi con i suoi compagni di squadra a Trigoria. Dopo aver assaggiato il campo venerdì scorso in una partita ufficiale della Roma Primavera, il centrocampista olandese ha finalmente iniziato l’ultimo step del suo percorso di recupero: il rientro in gruppo. Un calvario lungo quasi due anni costellato da ben tre operazioni chirurgiche, ma ora ci siamo, tutto è pronto affinché il numero 6 possa rientrare nella lista dei convocati di Spalletti tra fine febbraio ed inizio marzo. L’entusiasmo sale, il giorno del grande rientro si avvicina sempre di più.

DE ROSSI IN DUBBIO – Dopo il giorno di riposo, Spalletti ha richiamato i suoi ragazzi sui campi del “Bernardini” per iniziare la preparazione in vista della sfida di campionato contro il Carpi, in programma venerdì sera al Braglia di Modena. Con le tre vittorie consecutive inanellate in 9 giorni, la rincorsa al terzo posto si fa sempre più accesa per la Roma. Per il match contro gli emiliani, il tecnico toscano ritroverà Nainggolan – al rientro dalla squalifica –, mentre dovrà ancora fare i conti con il problema al polpaccio di De Rossi. Anche oggi il numero 16 ha continuato a svolgere lavoro differenziato: è possibile che Spalletti decida di tenerlo ai box per poi rimetterlo in campo al meglio nella partita di andata degli ottavi di Champions League contro il Real Madrid (mercoledì 17 febbraio, stadio Olimpico, ore 20.45).

"ATTENTO REAL". OUT BALE E MARCELO PER LA SFIDA DI ANDATA – E proprio dall’infermeria degli spagnoli arrivano buone notizie per i giallorossi. Dopo Marcelo – out per una spalla lussata –, anche Bale dovrà dare forfait. Il gallese ha avuto una ricaduta dell’infortunio muscolare al soleo della gamba destra accusato un mese fa contro lo Sporting Gijon. I tempi di recupero si allungano, a Trigoria esultano. Il Real resta ovviamente il favorito numero uno per il passaggio del turno, ma dovrà prestare molta attenzione ai giallorossi. Ne è convinto l’ex tecnico di entrambe le squadre, Fabio Capello: “La Roma è un pericolo, non si può pensare che sarà una partita facile”. Il motivo? Il ritorno di Spalletti ha infatti cambiato le carte in tavola per il friulano: “Occhio, ha vinto tre partite, ha imposto un altro sistema di gioco e i giocatori hanno più fiducia e credono di più in questo allenatore. È una squadra più organizzata, fanno un pressing più alto, recuperano la palla più velocemente: è una squarda diversa”.

ALLENTATE LE MISURE DI SICUREZZA ALLO STADIO. MA LE BARRIERE RESTANO – Pomeriggio di meeting a Palazzo Valentini tra la Roma, la Lazio, il Coni, il prefetto Gabrielli ed il Questore D’Angelo. L’obiettivo? Rendere più “friendly” le misure di sicurezza per l’entrata allo stadio Olimpico dei tifosi giallorossi e biancocelesti. Nel corso di questi mesi l’impianto romano si è svuotato sempre più, giornata dopo giornata, e non per i risultati altalenanti delle due squadre capitoline. Le barriere a dividere curva Sud e curva Nord resteranno al loro posto (“Quest’anno non si toglie nessuna barrieraafferma perentorio il Questore –. Un domani, se le condizioni ci saranno da parte di tutte le tifoserie, valuteremo che effetto ha sortito questo protocollo. E’ un discorso proiettato nel tempo”), ma intanto “nel corso del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblicarecita il comunicato della Prefettura – tenuto quest’oggi e presieduto dal Prefetto di Roma, dott. Franco Gabrielli, è stato siglato un accordo di programma tra la Questura di Roma, l’A.S. Roma, la S.S. Lazio ed il Coni”. Cosa cambia effettivamente?

 

Gli agenti di polizia e carabinieri non si occuperanno più dei controlli dopo i tornelli d’ingresso, ma soltanto del pre-filtraggio esterno per offrire servizi di sicurezza “antiterrorismo”: dentro l’Olimpico agiranno soltanto gli steward delle società. Ma non è tutto: i tifosi che vorranno portare striscioni sulle gradinate non dovranno più rivolgersi alla Questura, ma contatteranno il “Supporter liaison officer”, un incaricato delle società (per la Roma Sebino Nela) che farà da tramite con le forze dell’ordine. Migliorerà sicuramente la fruibilità dello stadio “al fine di intraprendere un discorso positivo per cambiare un po’ l’attuale situazione organizzativa”, ha dichiarato il direttore generale romanista Baldissoni uscendo da Palazzo Valentini. L’obiettivo della società, d’altronde, è noto: “Aspettiamo i tifosi allo stadio”. Chissà se basterà.

Foto: asroma.it