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Strootman-Pellegrini studenti modello: “Prima Bologna, poi il Barça”. Monchi: “Alisson resta”

L’olandese: “Al Camp Nou dimostreremo che non siamo lì per caso”. Defrel: “Voglio segnare gol decisivi”. Domani alle 13 la conferenza di Di Francesco. Il mondo del calcio piange Mondonico

Marco Prestisimone

Sono più di mille i chilometri che dividono Bologna da Barcellona. Se potesse, però, Di Francesco sposterebbe personalmente dalla mente dei calciatori il Camp Nou: il primo obiettivo dev’essere vincere contro Destro e compagni per blindare il terzo posto e prepararsi al meglio per il quarto di Champions. L’hanno capito perfettamente Strootman e Pellegrini, che hanno ammesso in coro: “Prima del Barça c’è il Bologna”.

VOTO 10 – Sarà contento delle loro dichiarazioni Di Francesco. Strootman è stato intervistato sui canali social della Roma: Dobbiamo vincere contro il Bologna e poi pensare al Barcellona. I blaugrana sono forti, neanche contro Siviglia o Liverpool era sicuro saremmo arrivati in semifinale. Dimostreremo che non siamo arrivati qui per caso”.

Il momento più buio dell’olandese è alle spalle: “Tanti medici mi avevano detto che non sarei mai tornato ai miei livelli per 90’, invece poi ho giocato più di 80 partite”. Guai, però, a chiamarlo leader: “Ne abbiamo uno ed è De Rossi. C’è tempo anche per parlare di due compagni di squadra che stanno facendo benissimo: “Under non parla ancora benissimo italiano, ma è migliorato. Alisson? È difficile segnargli anche in allenamento”.

Gli fa eco Lorenzo Pellegrini, in dubbio per il lunch match di sabato al “Dall’Ara”. “Il campionato è importantissimo, restiamo concentrati su Bologna e poi avremo dei giorni per pensare al Barcellona”, ha detto a Sky Sport. “Questi venti giorni decideranno la nostra stagione. Le voci di mercato che mi accostano alla Juve? Fa sempre piacere essere accostato a grandi squadra, ma sono già in un club importante e ambizioso. Ora penso solo alla Roma”.

Anche Defrel, che ha parlato al Match Program giallorosso, vede solo il Bologna: “I rossoblù sono insidiosi, andremo lì per fare i tre punti”. Ora può arrivare il suo momento, dopo un inizio tra errori ed infortuni: “Spero di segnare gol decisivi. Quello al Benevento è stato una grande gioia, la squadra ha capito quanto fosse importante per me calciare quel rigore”.

LA PORTA DEL DOMANI – Alisson resta, Alisson parte. Nonostante l'interesse del Real Madrid, a risolvere l’enigma ci ha pensato Monchi, che ieri ha incontrato la stampa estera: “Se penso ad un futuro di Alisson alla Roma per trenta anni dico di no, se invece penso ad un futuro di una settimana dico di sì o se mi chiedete per il prossimo anno dico di sì. Noi non abbiamo la necessità di venderlo”. C’è modo di tornare anche alla cessione di Salah, che sta dominando in Premier League: “Su Momo ci sono due cose importanti da capire. Primo: la cessione fatta prima dell’effetto Neymar che ha rivoluzionato il mercato. Ma soprattutto è importante sapere che noi avevamo necessità vendere Salah prima del 30 giugno. Con queste due condizioni penso che abbiamo fatto una vendita importante, altrimenti diventa che io e Baldissoni siamo scemi”.

C’è da risolvere anche la grana Schick, al di sotto delle sue potenzialità per tutta la stagione: “Anche lui non è convinto di valere 40 milioni. Dani Alves è stato un anno e mezzo un giocatore normale, e i tifosi non erano contenti. Poi è diventato importante. C’è una parola molto importante: adattamento”.

In serata sono arrivate anche altre anticipazioni dell’intervista che il d.s. spagnolo ha rilasciato a Fox Sports: “Con lo stadio saremo una società più potente. Il mercato? Tutti vendono per generare plusvalenze e per avere un organico più competitivo. Ci sono delle norme da rispettare”.

VERSO IL DALL’ARA – A Trigoria si sono rivisti tutti i nazionali partiti con le rispettive selezioni. Lavora ancora a parte Karsdorp insieme a Pellegrini, sul quale si deciderà domani. Si candida ad una maglia da titolare Stephan El Shaarawy, che da quando è arrivato alla Roma ha sempre cambiato marcia in primavera. Domani alle 13 la conferenza di Di Francesco, mentre alle 10.30 sarà il tecnico del Bologna Donadoni a rispondere alle domande dei cronisti del centro sportivo di Casteldebole. Un occhio anche al mercato: sempre viva la pista che porta a Simone Verdi. "È un top player, sarà protagonista in estate. E non è pentito dal rifiuto al Napoli", ha detto l'agente Donato Orgnoni.

Giornata di lutto per il calcio italiano: è scomparso stamattina Emiliano Mondonico, ex tecnico tra le altre di Cremonese, Torino e Atalanta. Combatteva da anni contro un tumore, aveva 71 anni. Anche Di Francesco ha espresso il suo dolore: “Era una grande persona e un grande allenatore”.