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Strootman, inizio in salita. La Roma ha bisogno della sua Lavatrice

L'olandese corre, lotta e si spende per la squadra, ma il suo apporto offensivo è nullo: in 15 partite 0 gol e 0 assist per lui

Valerio Salviani

C'è stato un tempo in cui la Roma aveva per le mani uno dei centrocampisti più completi e forti d'Europa, un gioiello come pochi se ne sono visti da queste parti. Kevin Strootman, la grinta e quella faccia cattiva che ha fatto innamorare i tifosi non le hai mai perse, neanche dopo il terzo intervento al ginocchio. Quel gioiello però, in campo si rivisto solo a sprazzi. Il gol al derby e quel ruggito urlato al mondo il suo momento più alto, poi tanti alti e bassi. Normale dopo due anni di inattività, normale per chi ha dovuto sopportare tutto quello che ha passato lui. La stagione della svolta passa con il treno Di Francesco, ma Kevin per il momento è ancora fermo alla stazione. La Roma va, ma per lui è il peggior inizio in carriera.

I NUMERI - "Calo fisico? Con la Lazio è quello che ha corso di più" dice Di Francesco a chi gli chiede spiegazioni sul momento dell'olandese. Il suo apporto offensivo però finora è stato nullo: 0 gol e 0 assist in 15partite, tra Serie A e Champions League. Un unicum per lui, che mai in carriera era partito così male sin dai tempi dello Sparta Rotterdam, la squadra che l'ha lanciato tra i pro. Una crisi tecnica, che racconta le difficoltà dell'olandese con il nuovo sistema di gioco portato da Di Francesco. E mentre di questi tempi, nella passata stagione, il suo score personale segnava già 2 gol e 1 assist, adesso l'olandese fa fatica pure ad avvicinarsi alla porta. Finora il numero 6 giallorosso ha tirato 8 volte, centrando lo specchio solamente in un'occasione. Numeri impietosi, se paragonati a quelli di Nainggolan, che ha trovato la porta 8 volte su 23 tentativi totali. L'olandese sparisce nel confronto offensivo anche con il suo alter ego Pellegrini, che ha già realizzato 3 assist, con 12 tiri totali (5 in porta), nonostante il minutaggio in campo sia nettamente inferiore. Per dare un quadro più completo possiamo dire che la Roma è una squadra che in partita tira in media 14 volte. Di queste, solo lo 0,5 arriva dai piedi di Strootman. Troppo poco per ciò che ci si aspetta da lui.

CENTROCAMPO BLOCCATO - La crisi offensiva dell'olandese passa da un altro dato eloquente. Nonostante il cambio di atteggiamento voluto e trasmesso da Di Francesco, con la squadra che gioca nella metà campo avversaria anche quando affronta avversari come il Chelsea, i tocchi per partita dei giallorossi nell'area avversaria hanno numeri preoccupanti. E il reparto più in difficoltà è proprio il centrocampo: 1,60 tocchi a partita per Nainggolan, 1,50 per Strootman, 0,71 per Pellegrini e addirittura 0,25 De Rossi. Per capirci, Dzeko tocca la palla in area in media 6,47 volte, Perotti 4. Un dato che spiega in parte il rendimento di un centrocampo bloccato, che fa fatica a incidere nella metà campo offensiva, lasciando spesso isolato il bosniaco, a secco di gol dal 18 ottobre. LaRoma, tra le prime 4 nei maggiori 5 campionati europei, è l'unica ad avere 2 centrocampisti a 0 gol e 0 assist, contando quelli che hanno giocato almeno 1000 minuti. Oltre a Strootman e De Rossi (ormai un difensore aggiunto), gli altri sono Demme del Lipsia, Tousart del Lione e Aguissa del Marsiglia. Urge un cambio di rotta.