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Strootman dimesso, al via la riabilitazione. De Sanctis: “Questa sarà la volta buona”. Capradossi, lesione al crociato

Strootman dimesso, al via la riabilitazione. De Sanctis: “Questa sarà la volta buona”. Capradossi, lesione al crociato - immagine 1
L’olandese lascia Villa Stuart, dribblando tutti (giornalisti compresi) e comincia il suo percorso per ritornare in campo più forte di prima. Auguri Kevin!

Jacopo Aliprandi

Neanche fosse un hotel a cinque stelle della capitale, la giornata di oggi si potrebbe riassumere, per il calcio giallorosso e per i cronisti, semplicemente con due parole: Villa Stuart. Tra note liete e dolenti, il 4 settembre porta notizie soprattutto da Monte Mario.

L’ATTESA – Una giornata a Villa Stuart, alla ricerca di buone nuove. Giornalisti, inviati e fotografi in questo piovoso venerdì di settembre si sono dati appuntamento all'ingresso della famosa clinica romana in attesa del centrocampista giallorosso Kevin Strootman, nella speranza di vederlo uscire dalla Villa per ricominciare un percorso riabilitativo che porrà fine al suo tormentato periodo. Le prime ore del giorno sono trascorse senza aggiornamenti, o meglio, solo con voci e chiacchiericci che volevano l’olandese prima in uscita verso metà mattinata, poi invece nel primo pomeriggio, fino al temuto “Kevin esce in serata”.

ARRIVA MORGAN -“Non ho niente, non fatemi essere scaramantico, eh?”. L’arrivo di Morgan De Sanctis porta sempre un po’ di allegria. Alle 14.30 si affaccia nella casa di cura romana il portiere giallorosso, venuto (come ha ribadito lo stesso giocatore) per un controllo e per fare un saluto al compagno di squadra. All’uscita l'estremo difensore abruzzese si lascia andare in qualche dichiarazione sul centrocampista olandese, non dopo ovviamente aver scherzato con i cronisti:“Notizie? Queste cose si twittano, peccato però che io non twitto! Kevin sta bene. A questo giro tornerà davvero più forte. A Trigoria lo aspettiamo tutti”. E lo aspettano anche i tifosi e gli appassionati di calcio.

 

FORZA ELIO! – Le ore passano, interminabili, alla ricerca di buone notizie e di qualche informazione sull’uscita di Strootman. Ma nel pomeriggio, quando ormai (tra un acquazzone e l’altro) si aspettava solo la “lavatrice”, ecco arrivare inaspettatamente un altro giallorosso, Elio Capradossi. Il giovane difensore della Primavera, aggregato anche nel ritiro di Pinzolo alla prima squadra, arriva all’ingresso di Villa Stuart in stampelle e con una faccia non proprio tranquilla. “Mi sono fatto male al ginocchio con la nazionale (l’Under 20, ndr)”, la risposta del ragazzo ai giornalisti presenti. Dopo una pacca sulla spalla e un ‘buona fortuna’ eccolo scomparire nei corridoi della clinica. Qualche ora più tardi arriverà il triste comunicato della Roma: “Nella giornata odierna Elio Capradossi è stato sottoposto ad esami strumentali che hanno evidenziato la lesione del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro. Nei prossimi giorni il calciatore verrà sottoposto ad intervento chirurgico”. In bocca al lupo Elio.

KEVIN LO SFUGGENTE – A pochi minuti dalle 17.00, ecco l’annuncio da tutti atteso: “Strootman sta per uscire. Sarà senza stampelle, quindi lasciategli spazio per raggiungere tranquillamente l’auto”. Già che l’olandese sarebbe uscito senza aiuti era una notizia, in più che lo stava per fare a minuti (dopo ore ed ore di appostamenti e false piste) rendeva il tutto ancora più ‘frizzante’. A debita distanza, e come se i giornalisti fossero degli attori che avevano sul palcoscenico disegnate delle ‘X’, a segnalare la posizione in cui disporsi, si attendeva l’uscita del giocatore. E poi ecco un Suv passare dietro a tutti; una Range Rover bianca, nella quale si intravede nella semi-trasparenza del vetro scuro un ‘omone’ con il cappello e la maglietta bianca, si dirige verso l’uscita del parco. E’ lui, è Strootman, che ha deciso di lasciare la clinica da una porta secondaria sul retro. Poco male, l’importante è che sia andato via, che l’intervento sia riuscito bene e che il giocatore abbia un rapido e fruttuoso recupero.

A PRESTO –Kevin lo sento spesso, spero possa tornare il prima possibile a giocare”, le parole di Wesley Sneijder (suo amico e compagno di nazionale) a Forzaroma.info. Il suo percorso riabilitativo inizierà con la fisioterapia, seguita in parte autonomamente e in parte con i medici di Villa Stuart. Settimanalmente poi, il prof. Mariani lo visiterà per controllare i progressi del ginocchio operato fino a quando, a 60/80 giorni dall’intervento, inizierà il riadattamento all’area sportiva. Non resta allora che aggiungerci agli auguri di pronta guarigione, per ammirarlo il prima possibile in campo (sul quello di Trigoria per l’anno nuovo, su quello dell’Olimpico per febbraio-marzo), per rivederlo tornare a sorridere e a essere felice, per ritrovare un campione vero. Al prossimo incontro Kevin, magari passando dalla porta principale.