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Stadio Roma, Strinati: “Un vincolo può creare un blocco, bisogna pensarci bene”

L'ex soprintendente al Polo museale di Roma aggiunge: "La Soprintendenza non emana pareri ma provvedimenti, sarebbe dovuta intervenire prima"

Redazione

Ha fatto molto discutere il parere della Soprintendenza Belle Arti, che ha avviato il procedimento per apporre un vincolo all'Ippodromo di Tor di Valle. Un parere che ha lasciato perplessi in molti soprattutto per il ritardo con cui è stato espresso. Sull'argomento è intervenuto anche Claudio Strinati, ex soprintendente al Polo museale di Roma: "È vero che la Soprintendenza si pronuncia nel momento in cui viene interpellata, ma è anche vero che ha tutti i poteri di intervenire per tempo sulle questioni senza dover aspettare di essere interpellata - le sue parole a Radio Roma Capitale -. Questa struttura è in abbandono da moltissimo tempo, se la Soprintendenza avesse ritenuto necessario tutelare quel bene sarebbe dovuta intervenire prima. La Soprintendenza non emana pareri, ma provvedimenti, che devono essere confermati dal ministro competente.

Strinati spiega: "Il parere della Soprintendenza può trasformarsi in vincolo: il vincolo è un decreto. Credo che in un caso come questo bisognerebbe pensarci molto bene prima di formulare un vincolo che creerebbe una situazione di blocco. Beni tutelati e opere nuove possono convivere in base a come viene stabilito il vincolo. Il vincolo non deve mummificare una situazione, ma deve essere una protezione attiva, che permetta al bene di vivere e svilupparsi".