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Stadio Roma, Palumbo: “Mai successo che fosse negata la visione degli atti”. Pelonzi: “Ipotesi di reato”

Gli interventi dalla Commissione trasparenza tenuta oggi in via del Tritone

Redazione

Nonostante il forfait del Movimento 5 stelle, la Commissione trasparenza per lo stadio della Roma è andata in scena questa mattina. In via del Tritone si sono riuniti il presidente Palumbo e gli altri membri: Celli, Figliomeni (Fratelli d’Italia) e Mussolini (del gruppo con Giorgia Meloni).

Le parole di Palumbo“Non si riesce a capire perché lo studio è secretato. Il Valore di questa commissione era politico più che tecnico. Vogliamo avere i documenti per svolgere le nostre funzioni. Non è mai successo che fosse attuata la negazione degli atti, più volte richiesti. Perché non si può accedere agli atti del Politecnico? La conferenza stampa? Che fine farà lo studio del Politecnico? Non abbiamo lo studio e nessuno che lo possa fornire. Giampaoletti? E’ un grave atto la richiesta di non partecipazione”.

Prende la parola anche Giulio Pelonzi, capogruppo del Partito Democratico: “C’era una delibera sullo stato che operava quasi ‘un’estorsione’ al privato per quanto tornava alla città, i cui maggiori apporti erano i due ponti, che avrebbero migliorato anche quelle zone così normalmente congestionate. La commissione trasparenza vuole vederci chiaro su questa questione. Non si può giocare al gioco delle tre carte con la commissione e con i cittadini. Un progetto simile per lo Stadio non può essere approvato. È possibile fare una comunicazione sul progetto dello stadio in quel modo, con una conferenza stampa, senza alcun controllo preventivo e senza aver fornito gli atti nemmeno alla commissione Trasparenza, quando parliamo di una società come la Roma, quotata in Borsa, influenzandone l’andamento? La ritengo un’ipotesi di reato”.