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Stadio Roma, Meis: “Inizieremo a costruire entro la fine dell’anno”

Parla l'architetto che ha progettato il futuro impianto giallorosso di Tor di Valle: "La Curva Sud ha avuto un grande impatto su di me, ho voluto ricreare la presenza di un muro di tifosi"

Redazione

Finito il campionato, l'attenzione si concentra sul mercato ma anche sul futuro stadio di Tor di Valle. Dan Meis, l'architetto che ha progettato il nuovo impianto della Roma, è tornato a parlarne in un'intervista rilasciata a CLADglobal. Ecco le sue dichiarazioni:

"Le approvazioni finali stanno arrivando, stiamo ultimando gli ultimi disegni e inizieremo a costruire quest'anno. È stato un processo lungo, fore neanche così sorprendente dato che 'Roma non è stata costruita in un giorno'. Il vantaggio è che tutto questo tempo ha aiutato a esser sicuri del fatto che tutto sia pensato alla perfezione, soprattutto dati i costi di questi progetti".

"Roma ha un'incredibile eredità architettonica e il Colosseo è lo standard d'eccellenza quando si parla di impianti per lo sport e l'intrattenimento. L'ho usato spesso all'inizio di alcune presentazioni per dimostrare la potenza di impianti al centro della città. Pallotta era molto preoccupato di come avremmo preso spunto da questa antica architettura per lo stadio, ma lo abbiamo fatto in un modo molto contemporaneo, non in stile Las Vegas. Per questo abbiamo usato molto vetro e acciaio, coperto da quella che noi chiamiamo una “scrim” di travertino – uno schermo galleggiante in pietra che ha un ritmo e una materialità che rimanda alle pareti e agli archi in pietra del Colosseo. Una pensilina in vetro e teflon proteggerà le tribune ispirandosi alla tenda del Velarium del Colosseo".

"La Curva Sud ha avuto un grande impatto su di me. È dove i tifosi costruiscono il vantaggio casalinga della squadra. L'obiettivo era quello di mantenere questo muro fitto di tifosi. Si creerà un'atmosfera incredibile".

"Questo è un progetto insolito perché Roma non è il tipo di città in cui di solito si trova un grande sviluppo di progetti così. Lo stadio sarà sopraelevato su un basamento e una grande scalinata ti porterà sopra. Queste cose fanno riferimento al tipo di architettura cerimoniale che si trovava in tutta l’antica Roma e formeranno spazi per eventi, oltre a quelli posizionati sul terreno. Li immaginiamo come luoghi in cui le persone vanno anche quando non c’è una partita, per guardare lo sport sui maxi-schermi, partecipare a concerti all’aperto. Non ci sono stati molti nuovi stadi in Italia, a parte quello della Juventus, dalla Coppa del Mondo nel 1990. Quindi abbiamo dovuto davvero pensare a come sviluppare uno stadio moderno e all’avanguardia con il tipo di servizi e le esperienze che uno si aspetta. Penso che siamo riusciti a farlo".