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Stadio Roma, Fuksas: “Le torri di Libeskind sono brutte. Ma Pallotta dove prende i soldi?”

Parla l'archistar: " Non so da dove viene quel progetto: sembra fatto per le Filippine o per Dubai. Il presidente ha 800 milioni di debiti e non si sa che fine hanno fatto. Sembra che siano diventati tutti Re Magi"

Redazione

Massimiliano Fuksas torna a parlare dello stadio della Roma. In un'intervista rilasciata ai microfoni di Radio Capital, l'archistar si è nuovamente scagliata contro il progetto giallorosso:

"Le torri di Libeskind sono proprio brutte. Non so da dove viene quel progetto: sembra fatto per qualche altra cosa e mandato lì pensando 'Gli mando questo, tanto non mi pagheranno mai'. Sembra fatto per le Filippine o per Dubai. Io ho fatto torri ma in luoghi in cui aveva senso: come si può pensare di farne in quell'area? È un progetto riuscito male, un trapianto di fegato in cui invece di mettere un fegato nuovo hanno messo un pezzo di polmone. Io preferirei uno stadio urbano, per 40-45mila spettatori, inserito nella città, come avviene a Manchester. Amo Roma e la Roma, ma non posso pensare di essere ostaggio della speculazione edilizia e che, per avere lo stadio, devo avere anche tre grattacieli, uno shopping center e altre cose".

Fuksas non ha risparmiato neanche Pallotta: "Vorrei vedere dove prende i soldi. Ha 800 milioni di debiti e non si sa che fine hanno fatto. Sembra che siano diventati tutti Re Magi, che vengono a Roma a portare i doni. La prima cosa che si farà è quello che si riesce a vendere subito: uno shopping center buttato nel deserto per venderlo agli stranieri. Lo stadio sarà l'ultima delle cose, perché è completamente improduttivo. L'unico stadio produttivo è quello della Juventus, squadra che non amo essendo romanista, ma devo dire che hanno 350 milioni di bilancio, sono un team ben organizzato. Altra squadra produttiva sarebbe il Napoli. La Roma arriva molto dopo".