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Spalletti: “Un finale diamantato. Con una squadra che si chiude Totti è il migliore che c’è”

Le parole del tecnico giallorosso al termine della vittoria sul Torino

Redazione

Ecco le parole di Luciano Spalletti ai microfoni delle tv al termine di Roma-Torno 3-2

SPALLETTI A MEDIASET

Vittoria fondamentale con una storia meravigliosa.

Vittoria fondamentale con questo finale diamantato. Sul 2-2 ho sperato che entrasse in area invece di battere la punizione. Si è messo là in fondo è ha fatto questa spaccata di esterno destro a chiudere, col bellissimo boato della stadio.

Stavolta ha ribaltato la partita completamente.

Ha fatto quello che gli avevo chiesto. Per noi è una grande risorsa. È una gestione difficile ma con lui in campo i giocatori hanno una spinta emotiva impressionante e anche lo stadio. Il Torino aveva una grande corsa e dal mio punto di vista la valutazione complessiva è diversa ma con una squadra che si chiude Totti è il migliore che c'è. Senza dubbio.

Ora il secondo posto?

Sì perché venivamo da due pareggi e avevamo evidenziato di non essere al top mentalmente mentre stasera abbiamo acquisito entusiasmo e magia che alla nostra squadra serve.

Per come è entrato in campo in queste partite le facciamo i complimenti per come l'ha gestito tecnicamente.

Il problema è che tra il ruolo dell'allenatore e la storia di questo calciatore ci sono una serie di situazioni vissute e di cuore buttato in campo che fanno cambiare la cosa. Io sono un allenatore e devo fare le scelte. Lui deve essere messo in condizione di giocare quando l'altra squadra si chiude dietro. Quando la squadra ha vinto 8 partite consecutive serviva corsa e non lo facevo giocare. A volte sbaglio ma faccio tutto per far vincere la Roma. Il pubblico spingeva, altri giocatori non stavano benissimo. Se gioca poco a lui non va bene perché sa che quando gli passa la palla tra i piedi fa la differenza.

Su cosa dovrà lavorare per la sfida col Napoli.

Noi non stiamo attraversando un momento bellissima sul profilo del fiato e della condizione mentale. Loro stanno molto bene, invece. Nel primo tempo ci siamo allungati troppo. Le loro coppie di fascia ci hanno messo in difficoltà. Sono molto felice adesso.

SPALLETTI A SKY

Emozioni?

E' stato un finale di partita bellissimo. Si può chiamare ' finale di partita diamantato'. Poi è entrato lui, forse anche un po' tardi ma avevo un oaio di giocatori che mi potevano chiedere la sostituzione. Il primo tempo meglio il Toro. Noi abbiamo perso un po' di entusiasmo nelle ultime due partite e non va bene perché siamo una squadra tecnica e che ha bisogno del supporto. Quando c'è il calore dell'Olimpico per noi è l'ottimale. Nel secondo tempo però l'abbiamo ripresa in mano, li abbiamo chiusi lì. Ho aspettato un po' ma poi è entrato, si è andato a mettere là e ha fatto quel gol eccezionale che solo lui poteva fare.

Se ora Pallotta le chiedesse un consiglio sul futuro di Totti, lei cosa direbbe?

Ho sempre detto che io sono felice se Totti fa quello che lo rende felice. Non ho mai detto niente di diverso. Se lui fa il calciatore e vuole continuare a fare questo, io sono felice. Però poi ci metto che se sono io l'allenatore, continuo a fare il tecnico. Poi tra la mia posizione e la sua c'è tutto l'amore per la storia di questo calciatore che ci mette contro. Ma io sono stato coerente. Quando vedo che può starci, lo metto, ma se non ho bisogno no. Francesco lo uso quando la squadra è in difficoltà. Quando la squadra p calata l'ho sempre usato.

Si è parlato di un post partita un po' burrascoso l'altra volta. Questo post com'è?

Stasera bellissimo, tutti a festeggiare e domani sera a cena tutti insieme... (ride, ndr). Io faccio l'allenatore per essere credibile verso i calciatori. Io sono stato chiamato, non ho preso la squadra dall'inizio. Entro e tento di mettere quelle 2 o 3 regole che ci vogliono, tento di farle seguire, tento di avere coerenza dicendo che la gestione di Francesco che mi riguarda è quella tecnica. E' giusto che lui faccia quello che vuole fare. Se mi si dice 'deve giocare', c'è un'altra valutazione da fare però poi mi mette contro di lui questo.

Tu parli, lui no.

Lui è abituato a far così. Dove si trova a suo agio è quando è negli spogliatoi e gli si brillano gli occhi. Gli allenamenti li ha fatti quasi tutti. Poi se è arrivato dov'è e ha fatto quello che ha fatto stasera sta bene.

Dalla sua c'è la classifica e i risultati. Ma Francesco se fosse al 100% giocherebbe titolare?

Secondo me c'è un aspetto di corsa in generale che la squadra deve sempre avere. Se analizziamo il Toro, è in eccezionale condizione e ci ha messo in difficoltà. E questo, metterlo dentro quella partita lì, secondo me non faccio il suo bene ma si può provare. Ormai ci si allena coi satellitari. Ma se parlo di queste cose sono contro Francesco. Ma non lo sono perché faccio le mie analisi. Quando gli altri si scaldavano lui era sul lettino e lui mi ha detto 'oh, mi faccio le caviglie!' e io gli ho detto 'e fai bene' (ride, ndr).

Totti incide anche quando è in panchina perché è lui che mette la palla per il calcio d'angolo da cui nascerà il gol di Manolas...

Sì è bellissimo, basta che la tocchi solo la palla...

SPALLETTI A ROMA TV

Mister lei lo diceva, di voler mettere Totti nelle condizioni di fare il suo meglio.

E’ chiaro che è così, se lui mette a disposizione la risorsa qual è con la squadra…io non voglio essere etichettato come quello che ha fatto qualcosa… perché sennò non lo metto in campo. Lo so che la reazione è questa ma per me vale più che abbia segnato…

Discorso stadio: è giusto sottolineare l’aspetto.

La nostra squadra ha qualità, ha brio, ha genialità che però non è sostenuta da un grandissimo carattere, ha bisogno di entusiasmo, emozione e partecipazione dello stadio. Non sono tutte così le squadre, ho avuto squadre che ce la facevano nel momento difficile. Si fa fatica a venir fuori il carattere, se ci fosse stadio pieno saremmo meglio di quel che è.

Margine importante dall’Inter?

Classifica importantissima, ci mettiamo in condizione di andare a giocarsi la partita tranquilla. Siamo contenti, molto bello (osservando l’esultanza al raddoppio di Totti, ndr).

Non è stata la miglior Roma dell’anno. Cosa ha perso la squadra?

Il primo tempo non abbiamo fatto una bella partita, loro hanno avuto pallino del gioco, non riuscivamo a scalare, hanno segnato su rigore più altre due situazioni. Per noi c’era la stessa cosa che per loro e non c’è stata data. Poi nel secondo fatto quel che dovevamo, sbagliato sul loro secondo gol, potevamo far meglio davanti, partita fatta, reazione avuta, potevamo mettere a posto la partita. Noi non possiamo fare tutto caratterialmente, abbiamo bisogno di sostegno, autostima, abbiamo qualità e ci vuole ambiente ideale, non siamo muscolari o tignosi, se riusciamo a fare due numeri ne tiriamo fuori sette o otto, se iniziamo pastosi è difficile ribaltare, ci vuole l’episodio che dà foga e forza e con Francesco è successo.

Questo entusiasmo che porta alla vittoria sofferta, è fondamentale per il Napoli?

Sì, sarebbe bello poterla giocare con lo stadio pieno, mi rendo conto sia difficile ma la penso sempre così perché lì con loro presenti daremmo il meglio.