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Spalletti suona la carica: “Siamo solo al 60%. Dzeko? Lo voglio più cattivo”. Niente Belgio per Nainggolan

Il tecnico torna a parlare della vittoria contro l'Inter: "Un risultato importante che ci dà tranquillità". Squadra a Trigoria senza 8 nazionali: da domani riposo, giovedì si torna al lavoro. Il 'Ninja' costretto a dare forfait per...

Melania Giovannetti

Roma-Inter, the day after. La bella vittoria di ieri sera contro i nerazzurri porta serenità a Trigoria, parola di Luciano Spalletti. «Un risultato importante che ci dà tranquillità, ottenuto contro una grandissima squadra» confessa il tecnico giallorosso, che allo stesso tempo lancia la sfida ai piani alti della classifica: «La Juve è quella che ci aspettavamo, anche se possono fare ancora di più. Anche quando non gioca bene hanno mentalità, carattere e soprattutto dei grandi campioni. Però noi siamo ancora al 60%, abbiamo margini di crescita. Dobbiamo fare ancora di più».

ALLA RICERCA DEL VERO DZEKO – Dopo aver bacchettato SalahÈ dilaniante, ha strappi impetuosi di velocità e una tecnica che ti apre in due. Però devi anche prendere il premio, se non lo prendi rischi di non vincere. Servono anche altre cose, bisogna riempire la partita»), Spalletti non poteva che soffermarsi su Dzeko, migliore in campo per tutti nella gara di ieri contro l’Inter. «È un calciatore veramente completo – afferma il tecnico –, ma a volte gli manca un po’ di carattere, di cattiveria agonistica. Dobbiamo farlo diventare più cattivo». Chissà se ci riuscirà mai come vorrebbe il mister, ma intanto i risultati del lavoro iniziano a vedersi: 5 gol in 7 gare di campionato, di cui 4 nelle prime 4 partite all’Olimpico (fortino anche di Spalletti: da quando è tornato, il toscano non hai mai perso tra le mura amiche). Considerando anche i match di coppa, Dzeko segna una rete ogni 147’. Nessuno come lui tira così tanto nei 5 migliori campionati d’Europa (ben 40 tiri). Ruolino di marcia perfettamente in linea con le seconde stagioni del centravanti bosniaco sia al Wolfsburg che al Manchester City. Quelle in cui ha brillato di più, quelle in cui è arrivato alla vittoria del campionato.

AL LAVORO SENZA NAZIONALI. NAINGGOLAN RESTA A ROMA – Questa mattina la squadra è rientrata a Trigoria per un lavoro defaticante. Assenti ben 8 nazionali: De Rossi, Florenzi, Strootman, Manolas (a cui è stata negata la gioia della rete: assegnato autogol a Icardi), Dzeko, Salah, Szczesny e Alisson hanno lasciato la capitale per raggiungere i rispettivi ritiri. Tra i convocati giallorossi era presente anche il nome di Nainggolan, costretto però a rimanere a Roma a causa di un affaticamento muscolare al flessore della coscia destra. Niente Belgio per lui: il riposo non potrà che fargli bene. Già, perché, sia per domani che per mercoledì, Spalletti ha concesso due giornate libere. L’appuntamento per tutti è per il prossimo giovedì, quando si rientrerà in campo con una doppia seduta. Venerdì allenamento singolo, nel weekend ancora riposo. Da prossimo lunedì, però, si torna a fare sul serio: c'è da preparare la gara del 15 ottobre contro il Napoli.