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Spalletti: “Paredes è bravo mi ricorda Pizarro. Szczesny? Ora ho due portieri allo stesso livello” – VIDEO

Le parole del tecnico giallorosso al termine dell'amichevole contro i Boston Bolts "L'argentino è preciso in quel ruolo e noi abbiamo bisogno di uno così"

Redazione

BOSTON dal nostro inviato - Il tecnico della Roma Luciano Spalletti ha parlato ai cronisti, tra i quali quello di forzaroma.info, al termine dell'amichevole giocata contro il Boston Bolts. Ecco le sue parole:

Mister, è stato un buon allenamento contro questi ragazzi.

Loro atleticamente erano avanti a noi. Aver fatto questi 90’ interi, aver fatto sentire quello che è il morso della fatica gli ha fatto bene. Gli ha sicuramente dato un messaggio importante alla testa. C’è ancora da lavorare, anche se poi in alcuni casi abbiamo fatto le cose fatte bene. È chiaro che la nostra qualità sia superiore alla loro, però va puntualizzata questa cosa: sotto l’aspetto della corsa, dell’intensità e del minutaggio dobbiamo ancora progredire.

Emerson in basso a destra, Florenzi alto a sinistra. Quali sono state le indicazioni?

Sono sempre le stesse, ovvero ottime. Se Emerson si abitua anche da quest’altra parte può essere un fattore in più a suo favore. Florenzi? Lo conosciamo, sappiamo quello che può dare. Essendo arrivato in ritardo, invece di fargli avere una preoccupazione per la fase difensiva, l’ho lasciato più libero. Hanno fatto tutti e due quello che dovevano fare. Florenzi è bravo anche più su, quando attacca la linea difensiva è uno dei maestri a far questi.

Gerson intermedio: è quello il ruolo che si sta ritagliando il brasiliano?

Sì, o quello o quello di mezz’ala classica, anche se lui ama più giocare tra le linee a ridosso delle punte, però va un po’ ad ingabbiarsi. Se ha la possibilità di avere più spazio meglio, non essendo uno rapidissimo di gamba. È uno rapidissimo di mente e di tecnica, ma non di frequenza di gambe. Avendo un po’ più spazio secondo me lo metto un po’ più a suo agio, anche se avendoci sempre giocato sicuramente quel ruolo lo saprà fare.

A Paredes ha fatto battere le punizioni, sia in partita che in allenamento. Si sta integrando molto con la squadra. Vuole tenerlo nella prossima stagione?

Ci sono giocatori che conosco di più e altri che conosco di meno. Essendo partito Pjanic qualche prova in più sulle punizioni va fatta, anche se abbiamo Florenzi, Totti, De Rossi… lo so come battono le punizioni, solo che si prova anche qualcun altro. Paredes ha queste qualità di essere il play basso che fa fa girare la squadra. Somiglia molto a Pizarro nel modo di far girare la palla, è sicuramente una grande qualità quella che ha. È preciso per quel ruolo e noi abbiamo bisogno di uno in quel ruolo lì. Avere il play che sa far giocare la palla a tutta la squadra, la sa far girare dal punto di vista del possesso palla è un vantaggio. Tenere la palla noi è l’unico modo per respirare quando si gioca e non fare fatica, e lui è uno di quelli bravi a farlo.

Non avendo a disposizione Salah e Perotti non si è visto il 4-2-4 marchio di fabbrica della fine della scorsa stagione. Quando avrà la rosa al completo, si ripartirà da quel modulo o vuole una Roma elastica?

Ora si parte col 4-3-3, che è un po’ quello che abbiamo fatto spesso l’anno scorso. Un 4-3-3 che può essere o con i 2 mediani e il trequartista o con due mezzali e il vertice basso. Poi quando non ha giocato Dzeko l’anno scorso abbiamo giocato anche con questo rombo a metà campo. Però noi Edin lo vogliamo usare, la prima punta la vogliamo usare. I due riferimenti per ora sono questi qui: con il vertice alto o basso, ma comunque un 4-3-3.

L’imminente arrivo di Szczesny cosa cambia nelle gerarchie in porta? Ci sarà veramente un ballottaggio o ha già deciso quale sarà il titolare?

Quando si hanno dei giocatori forti prima di tutto si ha una forza superiore. Poi quando si hanno due giocatori di qualità nello stesso ruolo, se loro la interpretano nella maniera giusta non è mai un problema. Il problema è per gli avversari, perché anche quando si sceglie con la monetina si sceglie comunque bene perché sono due calciatori forti. Poi il campionato è lunghissimo, le partite sono molte: avere due di questa qualità dà una spinta in più a quelli che sono i nostri obiettivi.

Come ha trovato Kevin Strootman dopo 20 giorni di preparazione?

Bene, bene, bene, bene! Kevin sta facendo tutto. Il fatto che sia dentro a tutti gli allenamenti è la cosa fondamentale. C’era il rischio che nel ricominciare e avere tutta questa sollecitazione dopo un infortunio di questo genere si creasse qualche problema, invece la risposta è giusta e si è visto poi anche oggi quale qualità ha tirato fuori.