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Spalletti: “La squadra ha fatto grandi cose, ma possiamo fare ancora meglio. Complimenti al Napoli”

Le parole del tecnico giallorosso al termine del match tra Milan e Roma

Redazione

Al termine del match vinto dalla Roma sul Milan per 3 a 1, è intervenuto ai microfoni dei giornalisti il tecnico giallorosso, Luciano Spalletti. 

SPALLETTI A PREMIUM

Terzo posto con risultati straordinari

La squadra ha fatto grandi cose. Da parte di tutta la Roma faccio i complimenti al Napoli ed a Higuain che ha fatto un grande record. La squadra ha fatto quello che doveva, siamo soddisfatti

De rossi ha detto che terrebbe tutti i giocatori

Questi calciatori meritano attenzione, hanno dato tanto. Forse si può fare anche meglio. Ma questi discorsi vanno fatti con la società

Grande atteggiamento della Roma.

Grande partita, siamo andati a pressare, siamo tornati sottopalla quando serviva e siamo ripartiti ogni volta. De Rossi è tornato ai suoi livelli. Ha presidiato la zona tra i due centrali che è pericolosa, ha palleggiato. Ha fatto una buona partita.

Mettere dentro qualche giocatore di valore non sarebbe da buttare.

Assolutamente si, ma il discorso di Daniele non significa che non si debba integrare la rosa con dei giocatori. Strootman ha risentito nel secondo tempo della fatica e Daniele ha retto molto bene. La squadra ha fatto un possesso palla di qualità nello stretto, riconoscendo i momenti. La Roma è stata squadra

La Roma ha cambiato mentalità

Dobbiamo fare di più perché abbiamo sprecato molti palloni e serve più determinazione perché quando si affrontano i campioni devono bastare due occasioni per segnare.

Vorrebbe allenare Ibraimovich?

Tutti lo vorrebbero, ma i suoi costi sono troppo alti per il campionato italiano.

Che partita vorrebbe rigiocare di quelle che avete pareggiato?

Tutte, scegliete voi quale.

SPALLETTI A SKY

46 punti nel girone di ritorno. Crescono le speranze in vista della prossima stagione o ci sono rimpianti?

Fanno crescere solo le speranze. C’è la conferma che questi ragazzi hanno lavorato nella maniera giusta, gli vanno dati i meriti dei numeri che avete detto. Gli altri sono stati più bravi. Napoli e Juve sono stati più bravi e gli si fanno i complimenti, è un dato di fatto. Nel girone di ritorno abbiamo fatto qualche punticino in più, ma il Napoli ha giocato un grande calcio, Sarri ha gestito benissimo. Qualche punto forse lo hanno perso perché avevano margine da gestire, perché quando la morsa si è fatta più stretta hanno ritirato fuori i loro risultati e ci sono arrivati davanti, quindi bravi.

Questa Roma può lottare così com’è per lo scudetto?

Questo diventa difficile da dire. Bisogna vedere che momento si attraverserà. Le squadre nel nostro calcio un po’ caotico subiscono a volte esaltazioni pressioni, per cui bisogna esser bravi a gestire, a modulare, a difendere in alcuni momenti alcuni calciatori che anche stasera hanno fatto vedere di non aver quel carattere o quella personalità su cui dobbiamo assolutamente crescere. Dodici occasioni da gol non si fanno in tutte le partite, per cui bisogna fare meglio ed essere un po’ più cattivi in tante situazioni. Alcune partite le abbiamo fatto bene, abbiamo fatto vedere qualità che ci possono mettere davanti o ci possono permettere di confrontarci con i nostri avversari

Toglie attaccanti e aumenta la pericolosità… l’attaccante vero, la prima punta da 30 milioni di euro, non serve più a questa Roma?

Serve, serve. Se c’è quello davanti che fa gol, pressa gli avversari e sa venire incontro a giocare è meglio. Se avessi Higuain? Hai fatto una domandaccia (ride, ndR). Per renderla un po’ più seria, Dzeko ci vuole assolutamente in una squadra come la Roma perché è l’alternativa. Poi è chiaro che lui deve saper gestire e sapersi ritagliare un posto da titolare. Deve far meglio degli altri. Non ce lo deve dire, ma ce lo deve far vedere. È attraverso l’allenamento che si fanno le scelte, attraverso le potenzialità del collettivo: se funzionano in un modo o in un altro ha a che fare con il suo rendimento.

Sembra quasi scontato che la Roma debba rinunciare a uno tra Pjanic e Nainggolan… è così o sono soltanto sciocchezze che si dicono in questi giorni?

Magari la Roma ora ha creato una possibilità di mercato per diversi calciatori. Se non vai a toccare questi probabilmente devi toccare qualcun altro. Però questi si possono anche tenere tutti e due, magari ne esce un altro. Penso che qualcosa si debba toccare, ma su questo è più bravo di me Sabatini. Se parlate con lui è meglio.

Sabatini resterà?

Dal mio punto di vista sì, lui è uno di quelli bravi. Non se ne trovano tanti di questo livello. Io l’ho visto lavorare, so quella che è la sua qualità nel parlare di calciatori e di calcio giocato. Penso che sia un vantaggio se il mercato della Roma viene gestito da Sabatini.

Cosa ti ha dato più soddisfazione: il miglioramento di Nainggolan, il rilancio di El Shaarawy o la gestione del caso Totti?

Sono cose che passano tutte attraverso quella che è stata la qualità espressa dalla squadra. Quello che ha saputo costruire la squadra durante le settimane del lavoro. Convincersi che aveva questa qualità tecnica nello stretto, riuscire a gestire le partite da un punto di vista di tempi, di ritmo, di possesso. Dentro questo piano poi loro si sono ritrovati meglio e hanno messo in evidenza le qualità individuali. Questi giocatori hanno bisogno di questa base qui. Questa deve essere la qualità e la caratteristica di questa squadra anche in futuro, al di là di chi parte e di chi rimane. Molti calciatori sono a casa propria con questo modo di interpretare le partite.

È vicino il rinnovo di Totti?

Penso dì sì! Mi fai queste domandacce… per me è lo stesso discorso di sempre. Baldissoni ha detto che gli è stato proposto il rinnovo, ma io non voglio proprio entrarci, non voglio saperne niente. Mi fa piacere vedere Totti contento, perché poi tutti questi discorsi sicuramente non sono facili da gestire neanche per lui. Gli tolgono un po’ di qualità come si è visto anche stasera. È stata tolta un po’ di qualità, lasciatelo tranquillo.

SPALLETTI A ROMA TV

Facciamo un bilancio di questo girone di ritorno? Una Roma che gioca bene e ha dato ai tifosi una bella sensazione di squadra.

Si è vero, la squadra ha giocato un buon periodo di calcio, ha fatto molte partite per vincere, giocando palla a terra. Ultimamente lo abbiamo detto. C’era il rischio che oggi calassero, per il Napoli partita facile. Invece mi sono piaciuti, hanno dato senso di spessore, forza mentale.

In conferenza stampa ha parlato di passettini per avvicinarsi alla Juve. Quali sono?

Ad esempio dobbiamo essere più cattivi quando creiamo tante occasioni. Ne basta una di situazione per segnare, non dieci. Sotto la cattiveria e la tignosità dobbiamo salire. Oppure giocare sempre uguali anche vincendo, accorciare sull’avversario con foga, non concedere un metro dove gli altri poi possono gestire. Però molte cose le abbiamo fatte bene, la squadra è stata bella anche in allenamento, sono stato fortunato a goderne.

Da quando sei arrivato hai dato anima e gioco alla squadra, c’è divertimento. Ma secondo te per fare il salto di qualità cosa serve?

Qualità c’è, ma deve mantenere questo fraseggio, la qualità del gioco nello stretto, la base dev’essere questo gioco. Dentro questa scelta loro si esaltano individualmente, è chiaro poi che un terminale come Dzeko potrebbe dare qualcosa in più sempre che rispetti ciò che ci vuole in funzione del lavoro e del rapporto con la squadra. Un calciatore così nella Roma ci vuole. Non un’alternativa e basta, lui è uno dei 18 calciatori sui quali ci basiamo, non 25 perché sono troppi. Chiaro ci vogliano anche i giovani fortissimi che alzano l’intensità all’allenamento perché si fanno bastare un minuto all’anno per essere contenti. Però sotto l’aspetto del carattere dobbiamo migliorare, fare sempre allo stesso modo tutto giorno dopo giorno per 10 mesi.

Le chiedo di scegliere il momento più bello di questa cavalcata.

Quando la squadra si è accorta che tramite il fraseggio di gioco si arrivava ai risultati, palleggio corto andando sempre a fare superiorità.