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Spalletti elogia Totti: “È andato oltre le sue qualità”. Sabatini: “Il mister? Sbalorditivo”

Anche il ds si sofferma sul capitano: "È come la luce di Roma, non tramonta mai. Vuole continuare a giocare". E su Nainggolan? "Lo seguono in molti". Intanto Baldissoni vola da Pallotta: in ballo il contratto di Totti e lo stadio

Melania Giovannetti

Il sogno secondo posto resta vivo. Difficile, certo, ma, grazie alla vittoria allo scadere sul Napoli, la Roma tiene ancora accesa la speranza. Ora i punti di distanza dagli azzurri di Sarri sono soltanto due: con 3 partite a disposizione da qui alla fine del campionato, i giallorossi di Spalletti possono ancora sognare. «È veramente difficiledichiara il tecnico giallorosso questa mattina a Roma Radioma cercheremo di fare il massimo. Abbiamo giocato una bella partita e siamo stati bravi, anche a soffrire. Ma mi vorrei soffermare sul gol di Nainggolan: esibire questa qualità al 90', con 5 giocatori in area avversaria, è segno di grande mentalità da parte della squadra. Non mi è accaduto tante volte di segnare un gol con 26 passaggi utili».

CAPITOLO TOTTI – Un primo tempo che è sembrato una partita a scacchi più che di calcio, con le due squadre molto accorte ad ogni tentativo di azione degli avversari. Nel secondo il Napoli ha preso in mano il pallino del gioco: due interventi miracolosi di Szczesny, tornato ad essere decisivo, hanno permesso ai giallorossi di mantenere la porta inviolata. Poi, ecco la luce: entra Totti e la gara cambia, come successo già in precedenza contro Atalanta e Torino. «È entrato benissimo – afferma Spalletti parlando del numero 10 –, andando oltre le sue qualità, facendo 2-3 contrasti e mettendosi in posizione giusta. Il tempo non era molto ma ha dato il contributo. Totti è un patrimonio della Roma». Un patrimonio che potrà tornare anche nella prossima stagione, da vedere se ancora da calciatore o da dirigente: un comunicato sul futuro del capitano è atteso entro l’8 maggio, giorno dell’ultima gara casalinga della Roma.

LA DIRIGENZA GIALLOROSSA A BOSTON – Inizialmente si pensava che il lancio della nuova campagna abbonamenti (previsto domani) potesse essere il giorno giusto per dare novità sul futuro di Totti, ma, almeno per il momento, ancora niente da fare. Anche perché del capitano, e non solo, si parlerà in questi giorni a Boston: Baldissoni, Zecca e Massara sono volati negli States per incontrare il presidente Pallotta. Tanti i temi da affrontare oltre al contratto del numero 10: il progetto del nuovo stadio, il mercato, la questione sponsor ma anche le date della tournée americana. Per finire con il nodo Sabatini: lascerà il 30 giugno come dichiarato da lui stesso tempo fa o il ds giallorosso completerà il mercato estivo per poi abbandonare Trigoria a settembre?

SABATINI A TUTTO TONDO – E proprio lo stesso Sabatini è intervenuto in serata ai microfoni di Premium Sport. Tanti gli argomenti affrontati, a partire dall’annosa domanda che in tanti si fanno: e se Spalletti fosse arrivato prima? «Ovviamente per il suo percorso il sospetto è legittimo. Spalletti ha fatto risultati incredibili, la sua media è da scudetto. È un grandissimo allenatore, mi ha sbalordito per quello che è riuscito a fare. Si pensa che basta prendere bravi calciatori per fare una squadra, ma non è vero. Anche i giocatori di grande livello vanno guidati, e Spalletti è un maestro in questo». Inevitabile un commento su Totti: «Francesco è come la luce di Roma, non tramonta mai. Potrei ribadirlo anche oggi. Il punto di domanda è quando vuol finire, lui vuole ancora giocare. Spalletti è fuori da questa possibile polemica, ha fatto il suo lavoro». Un parere anche su Pjanic, finto principe del calcio secondo il ds: «Quando si va a controllare il metraggio del calciatore, corre quanto un mediano. Oggi sta arrivando alla sua piena maturità. Miralem ha un po’ la Roma sulle spalle». Si parla tanto di mercato, con Nainggolan primo nome dei possibili partenti: «Non ho mai parlato con Conte. Devo dire che è un giocatore universale, quindi è seguito da molte società». E il suo, di futuro? Sabatini si limita a sorridere alla domanda. A Pallotta l’ardua sentenza.

MANOLAS E FLORENZI OK. DA VALUTARE TOTTI – Nella gara di ieri contro il Napoli, Spalletti è stato costretto a due cambi forzati: Zukanovic per Manolas e Maicon per Florenzi. Il greco, infatti, ha ricevuto una brutta manata in faccia da parte di Higuain che gli ha fatto abbandonare il campo anzitempo. Gli esami strumentali hanno confermato una contusione all’occhio sinistro, ma hanno anche escluso maggiori complicazioni. Florenzi, invece, ha riportato uno stiramento ai flessori della coscia sinistra, ma i controlli non hanno rilevato alcuna lesione (anche se oggi ha lasciato Trigoria zoppicando). Entrambi si sono allenati a parte questa mattina, proprio come Totti: per il capitano lieve affaticamento muscolare, domani si saprà di più.

CALCIOMERCATO – E mentre Szczesny se la prende duramente con i giornalisti d’oltremanica («Mi è stato chiesto se fossi disponibile a prolungare la mia permanenza in prestito per un anno, ho risposto che è possibile. I media inglesi invece scrivono che voglio un trasferimento definitivo. Siete delle vere m…»), proprio dal Regno Unito arrivano notizie di un possibile interessamento della Roma per Falcao. Ancora da vedere se si tratta di un’indiscrezione di fantamercato o meno, mentre certa è la presenza di Fellaini, centrocampista del Manchester United, a Roma nella giornata di ieri. Dopo la gara tra i giallorossi ed il Napoli, il belga è andato a cena in compagnia di Nainggolan, Pjanic e Uçan. Non è la prima volta che Fellaini bazzica dalle parti della Capitale: anche un mese fa era stato avvistato a Roma. Semplice coincidenza? Così non sembrerebbe: indiscrezioni di mercato dicono che il centrocampista, infatti, piaccia parecchio a Trigoria. Proprio come piacerebbe al Chelsea di Conte mettere le mani sul cartellino di Rüdiger: i Blues sono pronti ad offrire 27 milioni di euro, mentre la Roma ne chiede 30. Difficile, però, pensare che Spalletti possa privarsi del giovane tedesco sempre più in crescita. Non resta che attendere per avere più certezze sul suo futuro.