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Tournée Roma, Monchi: “Sto cercando un’opportunità che possa migliorare la squadra” – AUDIO – VIDEO

LaPresse

Le parole del direttore sportivo Monchi nel corso della conferenza stampa di presentazione di Olsen: "Perotti non ha offerte, non abbiamo una priorità assoluta di prendere un centrocampista"

Redazione

BOSTON - Il direttore sportivo della Roma Monchi ha rilasciato alcune dichiarazioni nel corso della conferenza stampa di presentazione di Robin Olsen.

Qual è stato il criterio di scelta del portiere?

Ho cercato un portiere con esperienza, che conosce le competizioni e che può essere una garanzia. Lui ha giocato la Champions, il Mondiale. A me piace il portiere che abbia caratteristiche comuni, che non sia troppo spettacolare, che abbia tecnica. Olsen ha tutto questo. Aveva la voglia di arrivare in una squadra importante come la Roma: dopo un percorso di crescita, è una buona cosa avere la fame di arrivare a giocare in questo club.

Lei non ama prendere giocatori che disputano il Mondiale: Olsen è l'eccezione?

Io ho detto che non mi piace comprare giocatori che disputano il Mondiale così non prendo mai Messi (ride, ndr).  Non mi piace comprare giocatori che hanno disputato il torneo senza però fare un buon percorso. Io conosco Olsen da prima. Non abbiamo dovuto aspettare quello che ha fatto al Mondiale per decidere di comprarlo. Noi siamo andati su di lui prima. Non cambia niente quindi il mio pensiero sui giocatori del Mondiale: non mi piacere fare una scelta in funzione di quello che fanno nel torneo.

Un identikit sul giocatore che state cercando?

Oggi leggevo un tweet di un vostro collega che scriveva: "Quando si fanno meno nomi, il direttore sportivo lavora meglio". Qui in Italia è difficile, perché voi siete bravi e lavorate benissimo: alla fine è difficile non far uscire i nomi. Noi stiamo lavorando sul profilo e sull'opportunità. Non possiamo dimenticare di aver fatto cose buone, di aver portato undici giocatori prima di tutti: questo non può diventare un problema. Se oggi annunciassi a sorpresa di aver acquistato Pastor e Kluivert mi direbbero tutti che sono stati grandi colpi. Ma questi due giocatori sono stati già acquistati mesi fa. Capisco che a tutti piacciono i nomi dei giocatori nuovi, ma non dobbiamo dimenticare che la Roma ha ceduto due giocatori importanti, Nainggolan e Alisson, ma sono arrivati tanti altri giocatori. Stiamo lavorando sul mercato per migliorare la rosa, questo è stato sempre il mio messaggio e lo sarà fino all'ultimo giorno. Malcom era un'opportunità perché era un giocatore forte e lo avremmo preso in una buona situazione economica. Adesso lavoriamo ugualmente: cerchiamo qualcosa che migliori la squadra e che sia un'opportunità importante. Ma insisto, il lavoro più importante è stato fatto, così come gli acquisti. Adesso per la voglia di fare una Roma più forte continuiamo il lavoro.

La priorità è diventata il centrocampista? Il giocatore in uscita potrebbe essere Perotti?

Non abbiamo una priorità assoluta di prendere un centrocampista. Stiamo cercando di migliorare la squadra. Il lavoro del diesse, per come lo intendo io, è capire cosa serve alla squadra in ogni momento. Per dare al tecnico più possibilità. Stiamo cercando un'opportunità di mercato che migliori la squadra. Questo vale per un centrocampista ma anche per l'esterno. Non abbiamo avuto offerte per Perotti, nè Diego è sul mercato.

L'incertezza di altri arrivi può portare a incertezza e scontentezza tra i giocatori in rosa? 

Quando è finita la stagione ho parlato con tutti i procuratori dei giocatori con una situazione diversa. Sono due mesi fa, nessuno può dire che non sapeva qual era la sua situazione. Non credo ci sia incertezza tra i giocatori. Ho guardato tutti in allenamento, la predisposizione a lavorare di tutti è formidabile. Non credo ci sia un clima di incertezza.

Abbiamo visto anche Fuzato in allenamento, sembra che sia a un buon punto. Può descrivercelo?

Penso che con questa piccola o grande rivoluzione fatta con i portieri - sono usciti Lobont, Skorupski e Alisson e sono entrati Mirante, Olsen e Fuzato - dobbiamo essere contenti e soddisfatti. Abbiamo tre step: Mirante ha esperienza nel calcio italiano, conosce perfettamente il calcio italiano, Olsen ha esperienza internazionale e Daniel è giovane e su cui dobbiamo lavorare tanto ma ha un buon presente e un buon futuro. E’ vero che bisogna ancora lavorare tanto, ma dobbiamo essere contenti per quello che abbiamo visto fino a adesso .