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Roma, Monchi: “Real con l’handicap Ronaldo, non firmo per il secondo posto”

LaPresse

Il direttore sportivo giallorosso: "Vogliamo provare a lottare su tutti i fronti e arrivare a combattere ancora per qualcosa a marzo e aprile. L’obiettivo è non deludere i tifosi"

Redazione

Il direttore sportivo della Roma RamonMonchi ha rilasciato alcune dichiarazioni all'emittente radiofonica spagnola Cadena Ser. Queste le sue parole sul sorteggio dei gironi di ChampionsLeague e gli obiettivi giallorossi in questa stagione.

Sul sorteggio.

Essendo capitati con la miglior squadra della Champions e del mondo negli ultimi tre anni, non si può certo dire che sia stato un sorteggio fortunato. Anche il CSKA Mosca e il Viktoria Plzen presentano qualche insidia, a cominciare dalla trasferta. Saremo tutti motivati dal fatto di essere nello stesso gruppo del Real. Poteva essere un girone migliore, ma bisogna giocarlo. L’anno scorso abbiamo fatto un’esperienza importante e abbiamo intenzione di fare bene anche quest’anno. Se firmerei per il secondo posto? No, io sono ambizioso di natura e non dobbiamo rinunciare a nulla. Dobbiamo provare a fare il maggior numero di punti possibili e provare a passare il turno come primi.

Il Real Madrid? 

L’assenza di Cristiano Ronaldo è importante, ma hanno armi per coprire la sua partenza a cominciare dalla motivazione del gruppo di dimostrare di essere forte anche senza il portoghese. Ovviamente la sua assenza si noterà e potrebbe essere un handicap per la loro ansia di vincere ogni anno.

Su Malcom…

Tutto tranquillo, i movimenti del mercato sono così. Non ci si può fermare un attimo ed essere tranquilli. Sono venti anni che faccio il direttore sportivo e ci sono sempre state circostanze simili. A volte mi è successo trarne vantaggio, fa parte del gioco. Ieri ho salutato tutti i i dirigenti del Barcellona con tranquillità.

Sugli obiettivi stagionali…

Vogliamo provare a lottare su tutti i fronti e arrivare a combattere ancora per qualcosa a marzo e aprile. L’obiettivo è non deludere i tifosi e far sì che la gente possa pensare che questa Roma può fare qualcosa di importante e avvicinarsi sempre di più al successo.