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Roma-Lazio, il web biancoceleste: “Loro protetti ed esaltati dalla stampa. Ma siamo più forti”

Oggi il derby, ecco le sensazioni dei tifosi laziali: “Tanto celebrati, ma vinciamo sempre noi. Kolarov rientrato prima dalla nazionale? È un complotto mondiale contro di noi”

Mirko Porcari

"Sarà come tutte le volte: loro che arrivano pompati e gasati e noi che alla fine festeggiamo la vittoria”. Signore e signori, ecco il derby. Roma contro Lazio sono novanta minuti che viaggiano oltre il tempo e lo spazio, fondendo l'amore e la paura in un pomeriggio diverso da tutti gli altri: “È una partita da scudetto. Poche storie, noi siamo più forti...”. Il web biancoceleste scende in campo, scandendo le ore che separano dal calcio d'inizio con una battaglia dialettica che evidenzia tutta la fiducia di un periodo dorato: “Siamo in uno stato di grazia, abbiamo una grande rosa e io mi guardo la classifica almeno una volta al giorno”.

Si inizia con una disamina generale: “Questa Lazio è proprio bella, ha dei valori che escono sempre fuori nel corso delle partite. Ho visto la Roma ultimamente, è una squadra triste”. Per l'approfondimento è tempo di dare eco alle sensazioni di popolo: “I giallorossi sono stati asfaltati dalle uniche due squadre di livello che hanno incontrato. Difesa impenetrabile? Si, contro Crotone e Benevento”. Se la squadra di Di Francesco è a ridosso dei primi posti, l'unica ragione è racchiusa nelle mosse del fato: “Hanno parecchia fortuna, ecco la spiegazione. Ed è questo ciò di cui dobbiamo preoccuparci”.

Se qualcuno prova ad analizzare con un briciolo di lucidità (“Forse all'inizio hanno avuto fortuna ma non si può negare che sono una buona squadra. Presto uscirà fuori la loro qualità e questo un po' mi preoccupa”), la voce generale rientra nel coro revisionista: “Ma quale grande squadra. Hanno giusto Dzeko e Nainggolan. Per il resto sono pompati dalla stampa, stanno facendo passare Juan Jesus come il nuovo Samuel”.

Il dubbioNainggolan ha calamitato l'attenzione delle ultime settimane, su internet serpeggiano letture che accomunano il presente con il recente passato: “Il belga ha raccolto l'eredità di Totti, adesso andrà a lui la fascia per “il giocatore in dubbio nel derby”. Sono troppo prevedibili”. Meditazioni intorno al problema fisico del centrocampista, se poi si somma il rientro anticipato di Kolarov dagli impegni con la nazionale, qualcuno trae conclusioni che vanno oltre la semplice immaginazione: “È un complotto mondiale contro la Lazio. Loro avevano tanti convocati, quindi per aiutarli hanno tolto mezza squadra a Inzaghi“.

L'attesa diventa spasmodica, un avvicinamento che crea dipendenza e che porta con sé un sentimento di onnipotenza: "Peccato che li incontriamo solo 2 volte l'anno. Ma perché non fanno 38 derby!". Non è mai una partita come le altre e sono tanti i supporters biancocelesti che trovano risvolti profondi tra le pieghe dei novanta minuti: "Canalizzate tutta la rabbia di questi giorni e tiratela fuori sabato alle 18, tifando come non mai. In campo contro di noi non ci sarà solo la Roma ma anche le radio, i telegiornali e i quotidiani che li celebrano e vogliono affondare la Lazio".

L'imperativo è vincere, anche per assistere a uno scenario ipotizzato da gran parte del web biancoceleste: “Una nostra vittoria nel derby avrebbe un effetto devastante, anche peggio della Coppa in faccia. Lo stadio che si allontana, Pallotta con le valigie, se arrivano quinti scoppia un casino”. Ed ecco che il finale sintetizza una buona manciata di luoghi comuni: “Prepariamoci ad un arbitraggio a senso unico. Sono pieni di debiti, protetti e devono andare in Champions, altrimenti gli americani falliscono”.