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Roma, la rosa è lunga ma segnano in pochi: la cooperativa del gol non c’è più

A rete solo 6 giocatori tra campionato e coppe. Inoltre, con i suoi 8 gol sui 14 segnati dai giallorossi, Dzeko è autore quasi del 60% del fatturato offensivo

Valerio Salviani

C'era una volta la cooperativa del gol chiamata Roma. L'inizio di stagione ha spostato gli equilibri nell'attacco dei giallorossi, che hanno invertito il trend degli ultimi anni. I giocatori in rete sono diminuiti e a guidare la truppa romanista c'è un punto di riferimento riconoscibile. Dzeko è il leader maximo della fase offensiva di Di Francesco, che da democrazia è diventata oligarchia.

FATTORE DZEKO - Nella Roma targata Pallotta solo una volta al check-point della seconda sosta erano andati a segno così pochi uomini: con Luis Enrique (2011/12). Il discorso in quella stagione era però diverso, la Roma segnava poco e vinceva meno (7 gol in 7 partite). Quest'anno i giocatori in gol sono 6 (Kolarov, Dzeko, Nainggolan, El Shaarawy, Manolas e Florenzi) ma la media offensiva resta alta. Merito soprattutto di Dzeko, che ha messo a segno 8 delle 14 reti stagionali della squadra. Quasi il 60% del fatturato offensivo. Neanche Batistuta nell'anno dello scudetto ha inciso così tanto sull'attacco romanista. Numeri che sottolineano come la Roma di Di Francesco, almeno per ora, sia Dzeko-dipendente.

COOPERATIVA ROMA - Con Garcia nella Roma segnavano tutti. La mancanza di una prima punta di spessore internazionale non è mai stata veramente un peso. Nel suo primo anno (2013/14) a questo punto erano già andati in gol 9 giocatori in sole 7 partite e il primo realizzatore era Florenzi con 4 gol. Stesso discorso l'anno dopo, con in più le partite di Champions League. Quello con più reti era Gervinho con 3 marcature, ma avevano già esultato 9 giocatori diversi. Il top però è arrivato nella stagione successiva, quando Garcia si è fermato a dicembre, per poi essere esonerato: a questo punto della stagione erano ben 11 giocatori in gol. Ci fu gloria anche per Digne e Torosidis. La storia è iniziata a cambiare l'anno scorso con Spalletti, in contemporanea con l'esplosione di Dzeko. Alla sosta di ottobre erano andati in gol 8 giocatori e il bosniaco guidava l'attacco con 5 reti, affiancato però da Perotti con 4 e Salah con 3. Nell'anno in cui la Roma si è cautelata comprando il vice per il bosniaco, sembra non poterne più fare a meno.

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