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Roma, è tornato il Dunav Ruse! Te lo ricordi?

La squadra bulgara si è riaffacciata nel palcoscenico dell'Europa League dopo ben 42 anni

Redazione

Ritornano gli impegni europei per le squadre di club e ritorna anche il Dunav Ruse, come si legge su numericalcio.it. No, non preoccupatevi se non conoscete i quarti classificati del campionato bulgaro, impegnati nel primo turno preliminare di Europa League contro gli ancor più sconosciuti kazaki del Irtysh Pavlodar. Forse però qualche tifoso della Roma si ricorderà questo nome, già perché il Dunav Ruse torna in Europa dopo 42 anni, 42 stagioni dopo la sconfitta nel doppio confronto con la Roma targato Coppa UEFA 1975-76. Ai trentaduesimi i bulgari però fecero sudare i giallorossi, che vinsero 2-0 in casa grazie alle reti di Pellegrini e Petrini, ma perserò in Bulgaria per 1-0 con gol di tale Ivanov. Ora il club di Ruse ribussa alle porte d’Europa e lo fa dopo il fallimento del 2011 e la risalita culminata due stagioni fa con il ritorno nella Serie A bulgara dopo 25 anni di assenza.

Con le gare del primo turno di qualificazione della Champions League, parte in maniera ufficiale l’annata continentale 2017-18 delle due principali competizioni Uefa per club. 24 giorni dopo la finale di Cradiff vinta dal Real Madrid, si torna a respirare aria di Champions, anche se le notti dei campioni sono ancora lontane. E’ il momento del Trepça’89, club kossovaro alla prima partecipazione ad un preliminare di Champions dopo che il paese dell’ex Jugoslavia nel maggio scorso è divenuto il 55° membro della Confederazione. Chissà poi chi si aggiudicherà la sfida tra i campioni armeni dell’Alashkert e quelli del campionato andorrano del Santa Coloma. Quesiti che non fanno dormire al pari di quello che attanaglia i sammarinesi de La Fiorita: riusciranno a battere i 52 volte campioni nord irlandesi del Linfield e così ad ottenere la seconda vittoria europea per un club della Repubblica del Monte Titano, dopo quella strappata dal Tre Penne al primo turno preliminare della Champions League 2013-14?

E’ chiaro, il primo turno di Champions e Europa League metterà di fronte squadre ai confini dell’impero del calcio, ma ci sono comunque storie che valgono la pena di essere raccontate e se la Coppa Campioni è un discorso tra microstati, in Europa League esiste già dal primo turno preliminare una schiera di nobili decadute o nuove realtà in crescità da seguire con attenzione. Se si escludono Maccabi Tel Aviv, Levski Sofia, Lech Poznan e Midtjylland, club che recentemente si sono fatte conoscere, esiste poi una schiera di nomi incisi nella storia del calcio, alle prese con le fatiche dei preliminari.

L’Europa League 2017-18 segna ad esempio il ritorno dei Rangers di Glasgow, che dopo il fallimento del 2011-12 e la caduta in Third Division ripartono dai lussemburghesi del Progrès Niederkorn.

Tra le nobili decadute e ora vogliose di rivalsa c’è anche il Vasas Budapest, club ungherese che torna in Europa dopo 17 anni, ma che in bacheca può vantare 6 Mitropa Cup. Come dimenticare poi il Ferencváros, club 29 volte campione d’Ungheria e vincitore della Coppa delle Città di Fiera nel 1965 in finale contro la Juventus, oltre che finalista di Coppa delle Città di Fiera nel 1968 e di Coppa delle Coppe nel 1975; oppure gli albanesi del KF Tirana: 78 stagioni su 78 in massima categoria, 24 campionati vinti, 16 coppe nazionali alzate al cielo e 10 supercoppe del loro paese conquistate, ma un picco europeo toccato solo nel 1970 quando mise il bastone tra le ruote all’Ajax di Cruijff, uscendo sconfitto ma a testa alta. Il primo turno vedrà impegnata poi anche la mitica Stella Rossa di Belgrado che affronterà il Floriana allenato da Giovanni Tedesco per rinverdire una storia fatta anche di una Coppa Campioni, due Mitropa Cup e di una finale di Coppa Uefa persa nel 1978-79.

Tra le squadre già conosciute alle nostre latitudini poi spuntano i nomi di Dinamo Minsk, affrontata sia dalla Lazio che dalla Fiorentina; HJK, rivale di Milan, Parma e Torino; Bangor City, visto contro il Napoli nel 1962-1963; l’IFK Norrköping, squadra che fu di Nordhal, affrontata nella Coppa Campioni 1956/57 dalla Fiorentina e in seguito da Inter, Roma, Samp e Torino.

Curiosità poi anche per il Videoton, squadra ungherese allenata in passato anche da Paulo Sousa e battuta da Real Madrid nella finale di Coppa Uefa del 1984-85. Qualche nostalgico juventino, infine potrà seguire il Partizani Tirana, squadra di cui Luciano Moggi è consulente e che, eliminata al terzo turno delle qualificazioni della scorsa Champions, questo anno ci riprova in Europa League.