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Roma il cuore non basta: addio Champions e Porto ai quarti. Decide Telles su rigore al 115’ – FOTO

LaPresse

i giallorossi dicono addio alla Champions tra errori e polemiche. Decisivo il Var nel finale, che assegna il rigore per fallo di Florenzi e poi non lo concede su Schick

Marco Prestisimone

OPORTO - Il sogno della Roma si infrange contro il Porto. E nel peggior modo possibile. I giallorossi dopo il 2-1 dell’andata escono sconfitti 3-1 al do Dragao e dicono addio alla Champions League. Ma che polemiche: al 115’ Florenzi tira la maglia di Andrade e l’arbitro Cakir dopo il consulto con il Var assegna il rigore. Ma la palla era irraggiungibile e c’è dubbio anche sul possibile fuorigioco dello stesso attaccante del Porto.

Nel primo tempo Soares aveva portato avanti i suoi dopo un errore di Manolas, ma i giallorossi avevano subito guadagnando un rigore con Perotti che De Rossi ha trasformato spiazzando Casillas. Nel secondo tempo però il capitano non c’è più (problema al polpaccio) e i portoghesi trovano prima il 2-1 con Marega (distrazione di Kolarov) e nel supplementare il definitivo 3-1 con Telles. E adesso il futuro di Di Francesco è in bilico più che mai.

ORGOGLIO – Di Francesco per la sua partita più importante cambia tutto: difesa a tre con Jesus centrale affiancato da Marcano e Manolas. A centrocampo rimangono fuori Cristante e Pellegrini, con De Rossi ci sono Nzonzi e Karsdorp e Kolarov. Davanti la novità è Perotti, che fa compagnia a Dzeko e Zaniolo.

L’inizio è timido, il Porto mette subito le tende nella metà campo romanista ma le prime due occasioni sono giallorosse: nella prima Perotti non riesce a servire Dzeko lanciato in profondità, poi è Karsdorp a sbagliare l’appoggio finale per Zaniolo. È un fuoco di paglia, perché un paio di tiri di Corona fanno da antipasto al vantaggio del Porto: Manolas perde incredibilmente palla dopo un contatto con Marega, che poi serve l’assist a Soares che a porta vuota deve solo fare 1-0.

L’inizio è dei peggiori, ma la Roma reagisce con i suoi leader: De Rossi recupera un pallone sporco al limite dell’area di rigore del Porto e serve Perotti, che salta Militao e si prende il rigore. Sul dischetto va proprio De Rossi, che spiazza Casillas e fa esplodere la panchina giallorossa (e quella del Porto che se la prendono per l’esultanza eccessiva). È praticamente l’ultimo pallone toccato dal capitano, visto che sul finire del primo tempo è costretto ad uscire per un problema al polpaccio destro (al suo posto Pellegrini).

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CROLLO – Nella ripresa cominciano più forte i portoghesi: Soares manda alto di pochissimo di testa, poi Olsen al 51’ fa un miracolo per salvare su Marega. Non basta, perché neanche un giro di lancette dopo Marega trova il 2-1: dormita di Kolarov sul cross di Corona e l’attaccante di casa deve solo appoggiare in porta. Dzeko e Pepe non se le mandano a dire e arrivano anche al testa a testa, intanto è il Porto che continua a fare la partita: la Roma si chiude nella propria trequarti e si affida agli uno contro uno di Perotti e alle sportellate del bosniaco per rifiatare. Al 77’ occasione enorme per il neo entrato Brahimi, che calcia col destro completamente solo in area ma trova la risposta di Olsen di piede. I giallorossi si chiudono, eppure un’opportunità d’oro ce l’avrebbero: all’82’ Militao sbaglia in impostazione, Perotti raccoglie l’invito ma invece di servire i liberissimi Zaniolo e Pellegrini calcia male e a lato. L’ultima chance è ancora per la Roma, con Kolarov che però manda sulla barriera una buona punizione. Ma si resta sul 2-1 e si va al supplementare.

CAOS – Nel primo extratime subito brivido: cross di Telles, Marega si avventa sul pallone ma col sinistro sfiora solamente la porta di Olsen. Poi la Roma approfitta della stanchezza del Porto e ci prova con la freschezza di Schick (dentro al posto dell’infortunato Pellegrini), ma gli errori di precisione penalizzano i giallorossi. Anche nel secondo tempo supplementare la Roma sembra più fresca: Dzeko ha due occasioni colossali davanti a Casillas, ma prima calcia potente e alto, poi prova un “cucchiaino” sull’uscita del portiere ex Real. Al 115’ il fattaccio: Florenzi trattiene Andrade su una conclusione avversaria, Cakir prima lascia proseguire poi su consiglio del Var va a rivedere l’episodio a bordocampo. Dopo il consulto assegna il rigore e Telles spiazza Olsen. Nel recupero possibile contatto in area di rigore con Schick, ma stavolta Cakir dopo il consulto col Var non assegna il rigore.

La Roma torna a casa con le ossa rotte e con tantissimi rimpianti.

TABELLINO

Porto-Roma 3-1 (4-3)

Marcatori: 26' Soares, 37' De Rossi (rig.), 53' Marega, 116' Telles

Porto (4-3-3): Casillas; Militão (104' Pereira), Felipe, Pepe, Alex Telles; Otávio (94' Hernâni), Danilo, Herrera; Corona (68' Brahimi), Marega, Soares (78' Fernando).

A disp.: Vaná, Adrián, Andrade, Óliver Torres

All.: Conceiçao.

Roma (3-4-3): Olsen; Jesus, Manolas, Marcano (76' Cristante); Karsdorp (55' Florenzi), De Rossi (46' Pellegrini 96' Schick), Nzonzi, Kolarov; Zaniolo, Dzeko, Perotti.

A disp.: Fuzato, Mirante, Santon, El Shaarawy.

All.: Di Francesco.

Arbitro: Çakır

Assistenti: Duran - Ongun

IV Uomo: Ozkahya

Var: Marciniak - Gil

NOTE Ammoniti: 15' Zaniolo, 19' Herrera, 46' Danilo, 55' Karsdorp, 59' Dzeko, 59' Pepe, 81' Pellegrini, 115' Florenzi Spettatori 49.021

CRONACA PREPARTITA 

Ore 20.48 - Le squadre rientrano negli spogliatoi. Tra poco sarà Porto-Roma!

Ore 20.25 - Roma sul terreno di gioco del do Dragao per il riscaldamento, accolta dai fischi dei tifosi di casa.

Ore 19.40 - Anche la Roma è arrivata al do Dragao.

Ore 19.30 - Si comincia a riempire anche il settore ospiti: sono arrivati i tifosi della Roma!

Ore 19.25 - Il Porto è arrivato allo stadio, incitato dai suoi tifosi.