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Roma, comincia il turnover. Le scelte di Di Francesco tra intoccabili, sorprese e rischi flop

Jacopo Aliprandi

ROBIN OLSEN - È una certezza necessaria. Terminati i parallelismi con Alisson, il portiere svedese ha bisogno di giocare il più partite possibile per prendere confidenza con la difesa e con i meccanismi tattici di Di Francesco. Restano nella cronaca le critiche dei media svedesi per i tre gol incassati con la nazionale contro la Turchia e per la decisione di non voler parlare con la stampa al termine della partita. La sua presenza in campo in queste sette partite però è necessaria, con un Mirante ancora a mezzo servizio per i problemi alla cervicale.

MANOLAS - È il leader della difesa e difficilmente Di Francesco se ne priverà in questa serie di delicate partite. Ha subìto un infortunio alla caviglia con la sua Grecia ma il tecnico gli chiederà di stringere i denti e di giocare anche contro il Chievo. È l'unico difensore centrale di velocità, la sua presenza è scontata contro il Real Madrid, ma anche nei turni contro Bologna e Frosinone. Poi ci sarà il derby, e giocatori del suo carisma sono necessari per affrontare quelle determinate battaglie.

KOLAROV - Se si parla di grinta e cattiveria, non si può lasciare indietro Kolarov. Il terzino in questa serie di partite non vedrà la panchina, anche perché al momento le alternative non convincono. Santon sembrerebbe essersi trovato più a suo agio sulla destra, e Luca Pellegrini non è ancora pronto per giocare partite da dentro o fuori. Il serbo, con Manolas, guiderà la difesa degli inamovibili.

DE ROSSI - È una certezza, fisico permettendo. Perché a meno di stanchezza o infortuni il capitano le giocherà tutte. È il giocatore più in forma della rosa giallorossa in questo avvio di stagione, e pur di farlo giocare DiFra sta pensando di schierare Nzonzi da mezzala. In questo momento complicato, il carisma di De Rossi serve più di ogni altra cosa.

UNDER - È l'unico attaccante di destra, è il giocatore a cui si affida Di Francesco per avere un po' di fantasia nel reparto offensivo. Anche lui è reduce da qualche problemino fisico ma la sua presenza sarà determinante sia contro il Chievo, sia nella sfida europea con il Real Madrid. "Under è letale", ha detto qualche tempo fa DiFrancesco. In queste sette partite dovrà essere spietato.

DZEKO - Con De Rossi è l'inamovibile per eccellenza. Edin centravanti di riferimento e uomochiave della squadra. Fosse per lui avrebbe giocato anche quell'amichevole contro il Benevento durante la pausa per le nazionali. Chievo, Real Madrid, Bologna, Frosinone, Lazio, Viktoria Plzen ed Empoli. Dzeko resta lì davanti, e guai a chi lo muove. L'attacco ruota intorno al suo centravanti, al suo bomber: la rinascita della Roma deve arrivare soprattutto dai suoi gol.

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