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Questione di numeri, Roma-Sassuolo: quattro gol subiti nelle ultime due gare in casa, dopo 18 minuti già due gol presi

Sesto gol in stagione per Ljajic che diventa il capocannoniere dei giallorossi. Undici angoli battuti senza creare pericolo e dopo 272 giorni torna Strootman titolare

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L’harakiri giallorosso si consuma in casa contro il Sassuolo. Un suicidio in piena regola dove il pareggio all’ultimo minuto è un risultato sulla quale esultare. Prima De Sanctis, poi la difesa e infine De Rossi, condannano la partita e spianano la strada a un Sassuolo in forma. Mercoledì c’è la partita più importante della stagione e la Roma sembra aver perso quella solidità acquisita ad inizio stagione. Le statistiche parlano chiaro: l’involuzione della squadra di Garcia si vede e preoccupa. L’importante è concentrarsi sugli obiettivi e analizzare la realtà fino in fondo: pareggiando la Roma non ha perso nemmeno un punto dalla Juventus e in settimana ha la possibilità di giocarsi, in una partita secca all’Olimpico, l’accesso agli ottavi di Champions League.

4 – I gol subiti nelle ultime due partite casalinghe. Il gol di Ranocchia è stato il primo della stagione e ha aperto le danze: nelle ultime due uscite all’Olimpico ne sono arrivati altri tre contro le modeste Inter e Sassuolo. Una difesa che non ha più le certezze di inizio campionato. Se si considera anche la Champions League la statistica non è delle più rosee: 21 gol subiti in 19 partite giocate in stagione. Più di una marcatura subita a partita e in campionato i giallorossi perdono anche il secondo posto, con la Juve sempre prima, tra le difese meno battute: finora Samp, Genova e Fiorentina hanno subito meno gol in Serie A.

6 – I gol di Adem Ljajic in questa stagione. Il capocannoniere della Roma ha segnato finora solo in campionato e nulla toglie che possa iniziare a farlo anche a breve in Champions League. Sempre più in forma e protagonista in campo, Adem ha spazzato via le critiche a suon di gol e ottime prestazioni. In Serie A la media gol è di quelle importanti: un gol ogni 123 minuti giocati. Quasi uno a partita per un giocatore che ad inizio stagione sembrava fuori dai piani di Rudi Garcia mentre ora scavalca le gerarchie e si piazza sul gradino più alto del podio per reti segnate.

8 – Le partite da cui non perde il Sassuolo. Un avversario in grande forma che la Roma probabilmente ha sottovalutato. Come nella scorsa stagione, all’Olimpico finisce con un pari ma l’amarezza della mancata vittoria pesa di meno rispetto all’anno scorso. Mercoledì i giallorossi si giocheranno la gara più importante della stagione e per come è arrivato il pareggio, il punto sta fin troppo largo alle tasche della squadra della capitale.

11 – Gli angoli che ha battuto la Roma nella partita di ieri senza mai rendersi pericolosa. Tante occasioni, sia dalla bandierina che dalle tante punizioni battute verso l’area, che la squadra di Garcia non riesce a finalizzare. Molte squadre fanno dei calci da fermo una caratteristica offensiva degli schemi d’attacco. I giallorossi invece, sprecano ogni possibilità di far male dalle palle inattive. Un punto su cui soffermarsi per ottimizzare al meglio il lavoro. Nell’ora e un quarto di allenamento quotidiano a Trigoria non farebbe male provare qualche schema su punizione in più. Il lavoro paga.

13 – Le presenze di Daniele De Rossi in questa stagione. Quando disponibile, Garcia lo ha tenuto in panchina solo una volta nella trasferta di Napoli. Il tecnico francese lo schierato titolare ben 12 volte su 13, subentrando dalla panchina solo in occasione della gara interna contro l’Inter. Un punto fermo per Garcia che però sembra essere entrato in una fase discendente della stagione. L’espulsione rimediata contro il Sassuolo, oltre a costringerlo in tribuna nella prossima trasferta a Genova, ha messo in evidenza i limiti di un giocatore non in forma. Tra infortuni e intercettazioni, la Roma aspetta ancora il ritorno del vero Daniele.

18 – I minuti passati dal calcio d’inizio con il risultato che segnava già due gol di svantaggio per la Roma. L’errore di De Sanctis e l’orrore della difesa hanno consegnato a un cinico Zaza le occasioni per portare a due le reti degli ospiti dopo pochi minuti di gara. Qualche fischio e una disattenzione clamorosa del portiere che nella capitale non si vedeva dai tempi di Goicoechea. Morgan è un portiere di grande esperienza che però sta accumulando pressioni e acciacchi per l’età che avanza. Lecito interrogarsi su chi subentrerà nel futuro, a partire dal probabile Skorupski nella supersfida di mercoledì contro il City.

272 – I giorni passati dall’ultima partita di Strootman titolare. Tutti contenti per il ritorno del leone olandese finché non si è visto in campo che è sembrato fin troppo acerbo. Quei tempi di recupero accorciati nell’ultimo periodo hanno forse messo in evidenza una strategia sbagliata. Il passaggio sbagliato a Mosca era un segnale che dimostrava come il ragazzo non fosse ancora pronto. I sette minuti in casa con un Torino già domato e l’apparizione con il Cska non erano abbastanza per azzardarlo dal primo minuto. Ci sarà tempo per rivedere il vero leone.