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Conceiçao: “Totti? Gli sono antipatico perché qui ho vinto”. Pepe: “Sappiamo come sorprenderli”

Le parole del tecnico dei portoghesi: "Il mio passato alla Lazio non conta, ma tornare qui è un'emozione. Marcano giocatore sopra la media, di Herrera non mi interessa la scadenza del contratto". Il difensore: "Vogliamo i quarti"

Redazione

È tempo di Europa: domani sera alle 21 la Roma di Di Francesco ospiterà il Porto nella gara di andata degli ottavi di finale di Champions League. Alla vigilia del match, il tecnico dei portoghesi Sergio Conceiçao è intervenuto in conferenza dalla sala stampa dello stadio Olimpico. Al suo fianco il difensore Pepe.

CONCEIÇAO IN CONFERENZA STAMPA

Come avversario della Lazio conosci questo ambiente. Il Porto si trova in un momento difficile? La Roma ha un atteggiamento ambiguo, è il migliore attacco della Serie A. 

Sono stato qui come giocatore, sì è vero. Indipendentemente da questo, conosco l'ambiente ma siamo qui per giocare e questo è il nostro incontro e sarà fantastico. Il Porto affronterà come deve questa prova, vogliamo arrivare al nostro obiettivo indipendentemente dal mio passato. Siamo concentrati sulla partita di domani.

In questo contesto è più importante la parte tattico-strategica rispetto alle assenze?

Sono pagato per trovare soluzione e non pormi i problemi, questo fa parte del mio lavoro. Non mi sentirete mai dire che questo risultato è venuto fuori per delle assenze. Noi siamo sempre positivi, siamo concentrati su questa competizione. La nostra partita è con la Roma, questo conta.

Siete gli unici portoghesi agli ottavi, come vi sentite? Cosa dovete fare?

L'anno scorso abbiamo incontrato il Liverpool, è stata un'esperienza importante. Saranno 180' da giocare, dobbiamo essere forti ed esigenti sia nella strategia che nel gioco. Dobbiamo essere forti, consistenti come squadra, questo sarà importante per affrontare la Roma. Anche loro sono importanti, sono da considerare, è una partita importante: i migliori giocatori al mondo sono qui, il campionato italiano è esigente e dobbiamo essere all'altezza. Siamo pronti per la sfida di domani.

Molti hanno detto che il Porto è soddisfatto di sfidare la Roma, ma anche alla Roma si sono sentiti fortunati dopo il sorteggio. C'è stata soddisfazione?

Il Porto è una squadra che si trova ai livelli più alti nel mondo, potrò parlare dopo il risultato della partita. Noi siamo contenti di incontrare la Roma e anche loro saranno stati contenti di trovare noi.

L'anno scorso molti giocatori giocavano per la prima volta gli ottavi. 

In Champions l'esperienza importante, ma da sola non è niente. Serve coraggio, correre, fare azioni e avere un insieme di caratteristiche che rendono possibile la vittoria. La mia squadra è pronta per affrontare la Roma.

Volete andare oltre gli ottavi di finale? Che aspettative avete?

La Roma ha giocatori molto interessanti, il terzo miglior attacco della Serie A e non è poco tenendo conto del campionato italiano che è esigente. Fa parte del DNA delle squadre essere offensive. Siamo solidi, consistenti, aggressivi e domani parte di questo successo verrà mostrato. Sarà una partita molto interessante, cercheremo di fare più gol possibili.

Il suo passato da laziale può incidere come motivazione extra? Ha ricevuto messaggi da qualche amico? Può rispondere alla frase di Totti che ha parlato di sorteggio fortunato?

Non ci sono emozioni speciali nell'affrontare la Roma, c'è un sentimento speciale per portare con me il Porto e rappresentare questa società. Su Totti forse quella frase l'ha detta per l'antipatia che ha nei miei confronti, per aver vinto sei titoli in due anni qui.

La squalifica di Corona? 

Non so come fa la Uefa a valutare il pensiero dei giocatori. È difficile capire questa punizione. Dobbiamo avere più soluzioni per affrontare una squadra.

In una competizione in cui tutte le decisioni avranno un peso importante, arbitri compresi. Come vedi l'introduzione del Var? 

Forse non mi conosci, non parlo mai degli arbitri. Chiedo scusa ma di questo non parlo.

Avrà sicuramente visto Fiorentina-Roma, che indicazioni ha tratto da quella partita?

Non possiamo prendere per esempio quella partita. Vediamo la Roma come una squadra competitiva.

Ha visto giocare Zaniolo? Cosa ne pensa?

È uno dei giocatori più importanti nell'attacco della Roma. È giovane, con molta qualità ma noi non guardiamo i singoli ma il collettivo. Lui è un giovane di grande valore.

Che emozione sarà rientrare all'Olimpico? L'ultima volta cinque anni fa a "di padre in figlio" (evento organizzato dalla Lazio, ndr). 

Sono qui per il Porto, ma ricordo bene gli anni qui alla Lazio. Ho trovato qui una struttura di livello alto, tornare a Roma è sempre un'emozione e incontrare e condividere con i tifosi della Lazio i momenti unici che abbiamo trascorso insieme. Ma il mio focus è la sfida di domani.

Marcano ha militato per anni nel Porto, perché sta avendo difficoltà nella Roma e nel campionato italiano?

Ho avuto modo di allenarlo l'anno scorso, so che è un eccellente professionista e una persona fantastica. Non so perché non è riuscito a convincere qui in Italia. Da quello che conosco è un giocatore con qualità immense, ha anche esperienza. È una persona che amo molto, ha fatto un percorso fantastico. Per me Marcano è al di sopra della media, ma poi ci sono diversi fattori, non sono dentro questa questione.

PEPE IN CONFERENZA STAMPA

Le tue impressioni su questa Champions?

Giocare la Champions è sempre speciale per tutti, per me ancora di più giocando in questa squadra. Grazie al Porto sono diventato ciò che sono oggi, per questo sono felice di essere qui.

L'ultima volta che hai giocato per il Porto in Champions era agli ottavi col Chelsea.

Il Porto dimostra di essere una squadra che lavora moltissimo in campo, ha molta passione. C'è un lavoro enorme e una partecipazione al gioco indipendentemente dall'esperienza dei singoli. Si tratta di una squadra umile e competitiva e che vuole raggiungere i propri obiettivi.

Sei arrivato a gennaio e sei già seduto qua.

Il fatto di essere qui seduto non significa molto, anche perché è il mister a decidere chi si siede qua. La cosa più importante è capire cosa è la squadra, il gruppo. Domani vogliamo vincere e faremo di tutto per portare a casa la vittoria.

Cosa pensa della difesa della Roma?

La Roma ha un gruppo molto buono, è una buona squadra. Sa bene cosa vuole fare, ha sempre il possesso. Noi siamo molto preparati, sappiamo cosa dobbiamo fare per cercare di sorprenderli.

Che significato ha avuto incontrare Casillas dopo 4 anni?

È sempre molto positivo trovare un compagno con cui ho lavorato molto tempo come Iker. Abbiamo vinto molti titoli insieme e spero di poter dare continuità ai trofei che abbiamo vinto qui a Porto. Quando si vince tutto è molto più bello e io spero di continuare a vincere.

Hai già affrontato la Roma in passato con il Real Madrid. Quali sono le insidie di domani?

Sono partite differenti, quelle che ho giocato con il Real Madrid e queste. I giocatori sono diversi e anche le società. Avremo sicuramente difficoltà domani, ma faremo di tutto per arrivare ad un risultato positivo per la nostra squadra.

Come ti senti per questa partita?

Mi sento bene. Sento che sto lavorando bene. Il Porto chiede molto lavoro negli allenamenti e credo che questo sia il segreto.

CONCEICAO A SKY SPORT 

"Aboubakar è fuori dall'inizio della stagione, ora anche Marega si è fatto male. Abbiamo altri giocatori e abbiamo fiducia in tutti. Sarà una sfida difficilissima contro la Roma, speriamo di fare bene. Herrera in scadenza? Lui ha un contratto fino a giugno, e questo è quello che mi interessa. Per me è importante che il giocatore sia disponibile, poi a giugno si vedrà".