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Pescara, Caprari: “La Roma mi ha abbandonato, è una storia finita. Totti? Gli bastano 10 minuti”

L'attaccante cresciuto con i giallorossi: "Spero di far gol anche lunedì sera, non è una partita come le altre. Il capitano fuori dal campo è una persona eccezionale"

Redazione

Il Monday Night particolare quello che attende Gianluca Caprari contro la sua ex Roma. L'attaccante del Pescara, intervistato da Il Centro, condivide le sue emozioni nell'affrontare i giallorossi che lo hanno fatto crescere. “Non è una partita come tutte le altre. Sono arrivato alla Roma all’età di 10 anni e lì ho fatto tutta la trafila con le giovanili - racconta il numero 17 degli abruzzesi -. Fin quando il club non ha preso le sue decisioni e le nostre strade si sono divise. Sedotto e abbandonato? Abbandonato sì. Ma è storia passata. Oggi appartengo ad un’altra squadra e sono felice così. Spero di far gol anche lunedì sera. Con i giallorossi la storia è finita, sono un giocatore dell’Inter. Totti? Ha dimostrato tutto il suo valore e ancora oggi continua a farlo. Gli bastano dieci minuti per far vedere cosa sa fare. E fuori dal campo è una persona eccezionale”.

Caprari poi traccia un bilancio della stagione del Pescara, con un addio già scritto il prossimo anno e l'arrivo all'Inter che ne detiene il cartellino: “Purtroppo le cose sono andate come sappiamo. Eravamo partiti bene, poi ci sono mancati dei punti in alcuni match chiave. Adesso però dobbiamo pensare a salvare l’onore. Con Milan, Empoli e anche con la Juventus abbiamo dimostrato di essere ancora sul pezzo e questo dev’essere lo spirito da portare avanti fino a fine stagione, per regalare qualche soddisfazione ai nostri tifosi. Siamo un gruppo giovane che ha accusato, forse troppo, i momenti negativi”.

Sull'Inter: “Mi auguro di avere la maturitàgiusta per giocarci. Non vorrei commettere lo stesso errore fatto quattro anni fa, quando tornai a Roma convinto di poter giocare e invece così non fu. Il mio obiettivo è quello di giocare, crescere e migliorare. Se lo potrò fare con la maglia dell’Inter sarò la persona più felice del mondo. Addio? Non nascondo il mio dispiacere. Qui ho vissuto sei anni bellissimi, fatti di emozioni, che porterò sempre con me. Speravo di andar via in maniera diversa, questo sì. Vi lascio Zeman (ride, ndr), lui è una garanzia per ripartire”.