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Perotti: “Stiamo tornando quelli di inizio stagione. Radja più avanti aiuta tutti gli attaccanti”

Le parole dell'attaccante giallorosso al termine del match vinto contro l'Udinese

Redazione

Terza vittoria consecutiva per la Roma: i giallorossi battono l'Udinese per 2 a 0 grazie alle reti di Under e Perotti e salgono momentaneamente al terzo posto. Al termine del match della Dacia Arena, l'attaccante argentino, autore del secondo gol, ha rilasciato alcune dichiarazioni.

PEROTTI A PREMIUM SPORT

State tornando.

Piano piano stiamo ritrovando la strada. Avevamo abbassato la tensione e non ci stava. Bisognava vincere, era fondamentale, il campionato non è facile. Era un campo durissimo questo, l'abbiamo visto nel primo tempo. Ora possiamo pensare tranquilli allo Shakhtar.

Under.

E' umile ed educato, ancora non parla la lingua, ma se lo merita davvero.

Il tuo gol.

Sapevamo che se non avessimo chiuso la partita potevano pareggiare. Poi, a livello personale, tornare a segnare è sempre molto bello.

PEROTTI A SKY SPORT

Siete tornati quelli di prima la crisi?

Piano piano stiamo ritrovando la strada che avevamo preso e dobbiamo ricominciare. Oggi non vuol dire nulla, era importante vincere quelle tre partite di fila ma non dobbiamo commettere l'errore di pensare che abbiamo fatto qualcosa di importante. Abbiamo fatto il nostro mestiere, dovevamo vincere e l'abbiamo fatto soffrendo nel primo tempo. Ora possiamo pensare alla Champions e di riprenderci in campionato.

Era una questione di testa o di gambe?

Può darsi entrambe. Non voglio cercare alibi, ma quando si fa un girone di Champions così con squadre così dure. Anche noi pensavamo di fare meglio, perché non era facile, invece siamo calati un po' ed è solo colpa nostra. Non possiamo cercare scuse, ora mancano tante partite in campionato, la Champions. Speriamo di continuare e finire bene.

Su Under.

Si spera sempre il meglio per i nostri compagni, sia per lui che per Patrik che sta trovando la condizione, Defrel che fa bene quando entra ma Under lo vedevamo allenarsi e si vedeva che aveva questo mancino potente come ha fatto vedere anche col Benevento. Io me lo godo, perché è un ragazzo tranquillo e umile, se lo merita.

PEROTTI A ROMA TV

Tre vittorie consecutive, oggi era un test importante. Come esce da questa partita la Roma?

Con fiducia, con la voglia di fare bene mercoledì. Sapevamo che queste tre partite erano fondamentali prima di questa partita durissima con lo Shakhtar. Non era facile vincerle, qui è un campo durissimo. Ora possiamo preparare la Champions.

L'Udinese ha intensità in mezzo al campo, come avete preparato la partita? La Roma ha risposto colpo su colpo…

Sì, tenere la porta inviolata in Champions è fondamentale e aver vinto senza prendere gol ti dà quella fiducia. Con il Benevento abbiamo vinto ma preso due gol e non possiamo permettercelo. L'Udinese è una squadra tosta, in casa loro è sempre difficile. Non abbiamo fatto niente, solo il nostro mestiere, ma speriamo queste vittorie ci diano una spinta.

Gli attaccanti cominciano a segnare.

Io vorrei fare sempre gol, sarebbe bellissimo finire la stagione con 20-30 gol. Stanno facendo bene i titolari e chi entra dalla panchina, serve l'aiuto di tutti.

Come stai? State ritrovando l'aspetto mentale per creare una squadra vincente? Oggi ho visto solidità…

A livello personale quando uno torna da un piccolo infortunio mi serve un po' di tempo per riprendere quella freschezza e fiducia in campo. Sono tornato in campo contro la Samp dopo dieci giorni, piano piano sto ritrovando la fiducia a livello fisico. Aver vinto queste tre partite ti dà quella spinta per le partite dure che ci aspettano: Shakhtar, Milan, Napoli e di nuovo lo Shakhtar. Quando lavoriamo come squadra siamo pericolosi.

Vi trovate meglio con questo modulo?

Ho sempre detto che per me lo schema lo fanno i giocatori: tre, cinque, quattro, non cambia. Sono i giocatori che fanno meglio le cose, dare la colpa all'allenatore o cercare alibi è facile. Con questo schema siamo più avanti, avere Nainggolan più avanti aiuta tutti gli attaccanti. Ora dobbiamo continuare così.