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Parla la parte bassa della Sud: “Non è momento di scendere a patti. Noi non entriamo”

Al contrario dei Fedayn, i ragazzi della parte bassa del settore non hanno intenzione di arretrare dalla propria posizione: "A testa alta portiamo avanti il nostro credo. Noi non entriamo. Noi non cediamo. Noi non arretriamo"

Redazione

Nelle ultime ore si è parlato molto del ritorno allo stadio di una parte della curva Sud, a partire dai Fedayn. Ma non tutti i gruppi organizzati la pensano allo stesso modo. Ed ecco perché il i ragazzi della parte bassa della Sud hanno pubblicato sui vari social network questo comunicato:

"Siamo noi i ragazzi della parte bassa della curva, quei ragazzi che portano avanti lo striscione ROMA.

Non ci arroghiamo il diritto di parlare per tutti ma diamo voce a tutte quelle persone che fino ad oggi ci hanno seguito ed hanno portato avanti in modo esemplare questa pacifica e civile protesta.

Siamo noi i ragazzi di Campo Testaccio, noi rappresentiamo quello splendido fiume variegato di 4.000 persone presenti il giorno del derby.

Siamo noi i ragazzi che a Roma-Sassuolo erano fuori dalla curva e che sono stati denunciati per aver manifestato in modo pacifico il dissenso verso una situazione ormai inaccettabile.

Siamo noi quei ragazzi che non hanno mai abbandonato l'AS Roma in Italia e in Europa. Siamo noi quei ragazzi a cui il sistema ha cercato di togliere voce e libertà a suon di diffide inventate e multe salate ma che ancora sono al proprio posto.

La coerenza per noi è importante.

Le barriere purtroppo sono ancora lì, è concreto e reale il rischio per quei ragazzi che hanno già preso una multa per Roma-Juve di prenderne una seconda e quindi di venire diffidati. La polizia in curva ancora c'è, l'arroganza di un sistema marcio e corrotto non si è affievolita ma resta indifferente ed indolente. Ed è per tutto questo che decidiamo di non entrare, di rimanere ancora una volta fuori da questo sistema che non ci rappresenta. A malincuore, ancora una volta, scegliamo la strada più difficile, la strada che ci fa rimanere ancora lontani dal nostro cuore che è rimasto in quella curva. Non è il momento di scendere a patti con nessuno, a testa alta portiamo avanti il nostro credo.

Noi non entriamo.

Noi non cediamo.

Noi non arretriamo. Noi rimarremo fieramente fuori per la nostra storia. Noi tutti siamo ROMA!

Curva Sud fino alla fine!

La Vera Maggioranza dei gruppi della Sud".