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Olanda, Strootman ora è un rincalzo: “Spero che il ct non mi prenda in giro”

De Roon ha preso il posto dell'ex giallorosso. Le sue parole: "Con la Roma ho fatto bene in questi anni, non so perché sia successo"

Valerio Salviani

Da inamovibile a rincalzo, la parabola di Strootman in nazionale inizia a toccare bassi preoccupanti. Ieri nella grande vittoria Oranje contro lo Germania (3-0 con gol di van Dijk, Depay e Wijnaldum), l'ex romanista è rimasto a guardare per tutto il tempo, aspettando il suo momento che però non è mai arrivato. Il ct Ronald Koeman l'ha chiamato in causa solo 45 minuti nelle ultime 3 partite, nella vittoria contro il Perù. Poi il nulla. Nel match di settembre con la Francia l'allenatore gli ha preferito Davy Propper. Ieri, nonostante l'assenza per infortunio del giocatore del Brighton, gli sono toccati altri 90 minuti di panchina. Stavolta Koeman gli ha preferito De Roon nel suo 4-3-3 e a giudicare dal risultato ha avuto ragione. Una caduta verticale, dopo che negli scorsi mesi era stato vicino a indossare la fascia da capitano, poi finita sul braccio di van Dijk.

Prima del match con la Germania, Strootman in un'intervista aveva espresso tutta la sua preoccupazione: "Capisco che ho giocato poco con la nazionale negli ultimi anni, ma con la Roma ho fatto bene. Mi chiedo come sia possibile ma non conosco la risposta, anche se so che devo migliorare. Devo sperare che l'allenatore non mi prenda in giro" ha dichiarato. Nella capitale la sua cessione sembra ormai acqua passata, dopo lo schock iniziale che aveva fatto infuriare i tifosi. Merito delle prestazioni di Nzonzi, che partita dopo partita si sta impossessando del centrocampo. Per Kevin invece le cose sembrano andare male anche al Marsiglia, finito nelle fauci della critica dopo diverse prestazioni sotto tono.